Concerto per i Freeboys a Castelvetro piacentino. Si terrà questa sera, 31 agosto alle ore 21.30 sotto la chioma della Grande Nonna Quercia, dove si esibirà la più nota boy-band italiana, per sensibilizzare la popolazione nei confronti della bellezza della natura e per testimoniare la loro solidarietà verso l'intero territorio minacciato dalla costruzione del Terzo Ponte sul fiume Po. “Abbiamo accettato subito, perché il tema ambientale è centrale. A livello artistico quello che facciamo ha poco a che fare ma l’ambiente riguarda l’uomo. Prima, adesso e in futuro – ha spiegato Enrico Nadai nell’intervista rilasciata ai microfoni di Radio Soud – proteggerla e preservarla è la cosa più giusta da fare. C’è poco da dire”.
Una bella responsabilità, per la band rivelazione dell’ultima stagione musicale, che dovrà far passare il messaggio ai più giovani: “Se ci troviamo in questa situazione, a lottare per mantenere un’opera così importante della natura è perché la gente è stata educata in maniera cattiva. Noi cercheremo di risvegliare nell’animo dei giovani la volontà di preservare, proteggere e amare la natura”. (L’intervista completa a Enrico Nadai è ascoltabile a fondo pagina).
Simone Frulio (16 anni), Kevan Gulia e Enrico Nadai (17), saranno i protagonisti del live sotto la Grande Nonna Quercia, la meravigliosa pianta plurisecolare diventata il simbolo di un territorio attorno al Po che comprende alcune aree protette dall’Unione Europea, tra cui l’Isola del deserto, una zona pregiata dove nidificano molte specie di uccelli in via di estinzione. Questa zona è interessata dal Terzo ponte, una nuova infrastruttura autostradale che dovrebbe essere costruita per collegare la sponda cremonese del Grande fiume a quella piacentina e che gli esperti considerano “inutile, troppo impattante ed eccessivamente costosa”, a fronte di alternative possibili. Gli Amici della Grande Quercia hanno così lanciato un appello ai FreeBoys per unirsi alla loro battaglia. E i FreeBoys hanno risposto con entusiasmo.
Divenuti noti al grande pubblico grazie alla fortunatissima trasmissione “Io canto”, condotta su Canale 5 da Gerry Scotti (in cui formavano il gruppo “Gimme five”), stanno riscuotendo un’enorme popolarità sul web (oltre 150.000 i contatti singoli e di gruppo) e larghi consensi nelle principali piazze italiane, grazie al singolo “Indelebile” e al recentissimo eP “Party Mega”, nel quale cantano un pezzo divertente pop-rap insieme al Dj Mitch (Radio 105).
Gli Amici della Grande Quercia li hanno invitati, per dimostrare che anche i giovanissimi hanno cose importanti da dire a proposito del loro futuro. E loro hanno risposto, spontanei e senza fronzoli. “Abbiamo conosciuto persone che credono in questo ideale e questa, alla fine, è la cosa più importante – dichiarano i Freeboys. – Se non ci si mette il cuore, non si raggiungono gli obiettivi. Coinvolgere tante persone conosciute è un modo efficace per attirare l’attenzione di tanti altri, che normalmente non fanno caso a queste cose – afferma Simone. – La storia della Quercia ci ha molto colpito, perché è parte della storia del posto e delle persone che ci vivono”. “La tutela dell’ambiente – prosegue Kevan – è la base di una società”. “Inoltre – conclude Enrico – tutelare l’ambiente in cui viviamo è anche nel nostro interesse, perché ci garantisce una salute migliore”.
Nella suggestiva cornice ai piedi della Grande Quercia – dotata di un’acustica da fare invidia a una cattedrale gotica – i Freeboys interpreteranno il loro repertorio di brani inediti e cover dei più importanti autori italiani e internazionali.
Il concerto, a ingresso libero, è finalizzato alla raccolta fondi per le ingenti spese legali a tutela del territorio e della Grande Quercia. Per fare questo è stato costituito legalmente un Comitato, presieduto da Franco d’Aniello (Modena City Ramblers) e di cui fanno parte, tra gli altri, Omar Pedrini (ex Timoria) e don Bruno Bignami (teologo e presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari).
Ai partecipanti al concerto verrà donato anche “La Grande Nonna Quercia – una favola vera”, volumetto illustrato per le famiglie che racconta il valore di relazione profonda che lega l’uomo alla Natura alla base di questa mobilitazione. Lo spettacolo è particolarmente indicato per ragazzi, giovani e famiglie che, insieme, desiderano celebrare la bellezza del territorio.