Concorto bagnato e fortunato, programma rispettato nonostante il maltempo

Concorto come una sposa: bagnata e fortunata. La dodicesima edizione del Festival di cortometraggi di Pontenure ha sfidato il maltempo e in tanti, ieri sera, hanno partecipato alla prima delle otto serate di proiezioni.

Radio Sound

Programma rispettato nella cornice del cinema Omi di Pontenure, fatta eccezione per la rassegna di film post-narrativi fuori concorso previsti alla serra di Parco Raggio che sarà recuperata nei prossimi giorni.

Accolti dall’allestimento a cura di Santafabbrica, gli spettatori, armati di scheda di votazione e matita, hanno assistito alla proiezione dei primi sette corti in gara. Film arrivati da tutto il mondo a dimostrazione dell’interesse che il concorso piacentino continua a riscuotere con sempre maggiore successo.

Ad aprire la serata ci ha pensato il corto della regista spagnola Casandra Macías Gago, Shoot for the moon, ironica ricostruzione dello sbarco dell’uomo sulla luna che accredita la teoria del falso storico con tanto di citazione di Kubrick.

Il belga Lukas Dhont, con il suo Corps Perdu, racconta la notte brava di un giovane ballerino che lontano da casa, per combattere la solitudine e l’ansia alla vigilia di un’importante provino, si lascia coinvolgere nelle avventure di un criminale in fuga dalla polizia.

Leggero e divertente il corto di Selma Vilhunen, Pitääkö mun kaikki hoitaa? (Do I Have to Take Care of Everything?). Una famiglia finlandese – ma potrebbe essere italiana, inglese o tedesca – alle prese con la confusione quotidiana finisce con il godersi un’inattesa giornata di tranquillità dopo una serie si disastri.

La smania di protagonismo dell’occidente è il fulcro del film del norvegese Heinrik Martin Dahlsbakken. Nel suo Mannen fra Isodet (The Devil's Ballroom), un intrepido esploratore alla conquista del Polo Nord, incarna l’immagine del conquistatore-devastatore che si appropria di quello che è già stato scoperto da chi, in quei luoghi “inesplorati”, ci vive.

Malinconico e divertente il corto di Aemilia Scott, regista statunitense di origine piacentina (la madre l’ha chiamata così in onore della sua terra natia). In Best if used bi, si racconta la stravagante avventura di una commessa di un negozio di alimentari che, non si arrendendosi alla morte del suo ragazzo, tenta di mantenerne vivo il loro amore spostando il corpo del ragazzo nella cella frigorifera.

Punta la telecamera sull’espressività delle mani, la regista di Fingerprints, Helmie Stil. Il documentario, girato nella prigione olandese di Houte, esplora le storie dei carcerati attraverso le mani che hanno commesso i crimini.

Ultimo film in gara, Prematur, opera di Gunhild Enger. Il corto, ambientato in un’auto, raccontando l’incontro tra Lucia e Martin e i genitori di lui, punta i riflettori sulle differenze generazionali tra le due coppie e quelle culturali tra Spagna e Norvegia.

Come ogni anno il programma prevede due appuntamenti di approfondimento fuori concorso. Ieri sera protagonisti di questo spazio sono stati il primo film della serie Einspruch di Rolando Colla e la divertente pellicola di Ruben Östlund, Händelse vid bank (Incident by a Bank).

Il film di Colla denuncia i brutali metodi di espatrio che la Svizzera applica ai rifugiati politici che non hanno ottenuto asilo. Ruben Östlund ricostruisce, usando una sola ampia inquadratura in tempo reale, una fallimentare rapina di banca avvenuta a Stoccolma nel giugno 2006.

Ciceroni della serata Francesco Barbieri – che ha aperto la kermesse al fianco del sindaco di Pontenure Angela Fagnoni – Alessandro Zucconi e Simone Bardoni.

Come annunciato non è mancato il Dj set curato da Debass Crew accompagnato da un filmato-documentario. Anche questa sera, come per tutta la durata del Festival, sarà possibile contribuire alla creazione del Microcinema. L’Associazione Concorto porta avanti la sua campagna di crouwfounding per la realizzazione di una piccola sala cinematografica nel cuore della città. Un cinema in via Roma in cui riprendere contatto con l’arte del grande schermo, con una programmazione di qualità e film d’autore. Basta un euro per trasformare il sogno in realtà.