“Biogas a Borgotrebbia, il sindaco annulli l’autorizzazione”

Il comitato conto l'impianto di Biogas a Borgotrebbia torna a chiedere al sindaco Paolo Dosi l'annullamento dell'autorizzazione itenuta illegittima. Nei giorni scorso il comitato ha inviato una lettera proprio al primo cittadino.

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"Rinnoviamo l’invito al Sindaco Dosi di non fare una scelta di natura politica ma chiediamo al Primo cittadino di Piacenza di fare una scelta atta a garantire la salute dei cittadini residenti nella nostra città, rispettando le leggi ma , soprattutto, facendole rispettare perché in sede di valutazione dell’autorizzazione dell’impianto a biogas sono stati adottati dei criteri per noi illegittimi, da parte degli enti preposti alla valutazione del progetto, sotto il profilo amministrativo ma soprattutto sotto il profilo giuridico. Per questo motivo, oltre a preparare il ricorso al Tar, stiamo valutando l’ipotesi di una denuncia alla Procura della Repubblica per violazione delle norme. Ci teniamo comunque a ribadire che il problema, e quindi la scelta del Sindaco Dosi, non riguarda solo Borgotrebbia ma tutta la città di Piacenza perché di essa noi facciamo parte. Intanto, ieri 23/08/2013, abbiamo protocollato una lettera con alcune integrazioni alla nostra diffida dello scorso 09 agosto 2013, agli enti di seguito elencati:
1. Sindaco Paolo Dosi del Comune di Piacenza
2. Presidente Massimo Trespidi della Provincia di Piacenza
3. Responsabile ARPA Dott. Giuseppe Biasini
L’integrazione è stata inoltrata con la finalità di sollecitare l’attuazione della procedura di annullamento in autotutela dell’autorizzazione illegittima rilasciata e
può essere consultata integralmente al seguente link: http://borgotrebbianoimpiantobiogas.blogspot.it/2013/08/integrazioni-alla-nostradiffida-
dello.html In breve, la lettera di integrazione riguarda i seguenti argomenti: A) Incompatibilità di una struttura industriale altamente inquinante, per la
produzione di biogas ed energia elettrica, con la valorizzazione ed i fini istitutivi del Parco Regionale Fluviale del Trebbia.
Per la LEGGE REGIONALE 04 novembre 2009, n. 19 ISTITUZIONE DEL PARCO
REGIONALE FLUVIALE DEL TREBBIA:
· Falsa ed erronea applicazione dell’art.6, comma 4, lettera f)
· Falsa ed erronea applicazione dell’art.6, comma 5, lettera d)
In sintesi: l’industria realizzanda non è “strumentale”, soprattutto non è funzionale alla corretta realizzazione dei fini del parco, quindi è vietata/illegittima.
B) Per quanto occorrer possa si evidenzia anche che:
Per la LEGGE REGIONALE 23 dicembre 2011, n. 24 RIORGANIZZAZIONE DEL
SISTEMA REGIONALE DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI DELLA RETE NATURA 2000
E ISTITUZIONE DEL PARCO REGIONALE DELLO STIRONE E DEL PIACENZIANO:
· Falsa ed erronea applicazione dell’art.3, comma 2, lettera g)
Non si comprende come e se sia stata effettuata una positiva Valutazione di Incidenza in base all’art. di cui sopra.
Chiediamo al Sindaco di Piacenza l’immediato annullamento dell’autorizzazione illegittima rilasciata".