Biogas, Comitato: “Bloccheremo i camion Paver”. Parenti: “Ci provino”

"Quello che sta accadendo è incredibile, se provano a bloccare i camion ne risponderanno". E' stato netto il commento dell'ingegner Giuseppe Parenti, presidente della Camera di Commercio ma, nello specifico, titolare della Paver di Gariga, visto che il Comitato contrario all'installazione dell'impianto biogas a Borgotrebbia, dopo aver acquisito gli atti ha trovato un documento non chiaro che legherebbe la ditta di costruzioni alla centrale biogas per quanto concerne la viabilità della zona e ha annunciato ritorsioni. "Ho già smentito qualsiasi rapporto, l'ho detto ai rappresentanti del Comitato nei giorni scorsi, non so perché si ostinino a prendersela con la mia ditta" ha detto Parenti ai microfoni di Radio Sound. La reazione stizzita è giunta dopo l'ennesima presa di posizione dei rappresentanti del Comitato, dovuta all'avvio dei lavori per la costruzione dell'impianto nella frazione piacentina. Quelli che sarebbe riduttivo etichettare come "ambientalisti", visto che sono in larga parte cittadini non iscritti ad associazioni o a partiti, hanno annunciato di aver inviato la diffida ufficiale agli enti preposti e che sono pronti a ricorrere al Tar. Non solo, perché – hanno precisato – se i lavori non dovessero essere sospesi la protesta, finora pacifica, potrebbe avere come bersaglio i camion che passano da Borgotrebbia e sono diretti alla Paver, per bloccarne la produzione o l'occupazione dei campi sui quali dovrebbe sorgere l'impianto. "Devono prendersela con il Gse, perché verrà venduta a loro l'energia. In sostanza l'Enel – ha precisato Giuseppe Parenti -. Però, se vogliono provare a bloccare i camion, in un periodo di crisi come quello attuale per il lavoro, ci provino pure. Poi ognuno avrà il diritto di comportarsi di conseguenza". 

Radio Sound

Un rapporto, quello tra Paver di Gariga e impianto biogas di Borgotrebbia, sul quale ha voluto essere molto chiaro Luigi Pagano, rappresentante del Comitato: "Le ipotesi che la Paver intendesse prendere l'energia dall'impianto erano sorte inizialmente. Poi, una volta acquisiti gli atti, abbiamo invece scoperto un documento sul progetto del teleriscaldamento, che lega la Paver alla centrale biogas per la viabilità e volevamo un confronto chiarificatore con l'ingegnere. Lui, però, si è sempre negato". La centrale biogas, infatti, per funzionare ha bisogno di mantenere una certa temperatura. Ci sarebbero quindi dei condotti di acqua calda per riscaldare i contenitori, che poi sarebbe girata a qualche azienda che ne può usufruire. Da qui i dubbi del Comitato, sul fatto che sia la Paver – unica ditta di una certa dimensione- la beneficiaria dell'acqua, che potrebbe utilizzarla per la sua attività attraverso il trasporto su gomma. 

IL COMITATO – In merito alle notizia diffusasi in questi giorni della richiesta di inizio lavori dell’impianto biogas da parte del privato Stefano Nuca, il Comitato ha emanato il seguente comunicato stampa: “Siamo a conoscenza già da una settimana circa della richiesta di inizio lavori, non concessa però dal Comune per integrazione di calcoli strutturali, ma abbiamo avuto rassicurazioni dal Sindaco che durante la valutazione della nostra diffida il privato non potrà comunque iniziare i lavori perché il provvedimento autorizzativo è sospeso. La lettera di diffida è stata inviata da parte del Comune a tutti gli enti interessati e che hanno partecipato alla Conferenza dei servizi e che, tra l’altro, hanno valutato positivamente il progetto. A fronte delle numerose irregolarità procedurali e legislative che noi del Comitato abbiamo prodotto attraverso la Lettera di diffida, invitiamo codesti Enti a fare un passo indietro perché nel caso in cui non verrà annullata l’autorizzazione noi cittadini saremo costretti a ricorrere al Tar ma loro saranno costretti a rispondere personalmente davanti al Giudice e a pagare le eventuali conseguenze del caso. 

Abbiamo più volte sollecitato, sia mezzo stampa sia a titolo personale, l’Ing. Parenti (Paver) ad un incontro chiarificatore con il Comitato, ma si è sempre negato. La nostra richiesta è sempre la stessa: il legame tra la ditta Paver e il privato Nuca Stefano. Infatti, come già emerso nell’assemblea pubblica con il Sindaco Dosi lo scorso luglio, la centrale fornirà teleriscaldamento alla Paver. Ma tra gli atti ufficiali da noi richiesti in Comune è emerso una nuova documentazione che lega le due parti per quanto riguarda la viabilità. Pertanto, in caso di mancato incontro con l’Ing.re nei prossimi giorni, saremo costretti ad usare maniere forti e l’idea è quella di bloccare la circolazione dei camion che lavorano per la ditta Paver. Stiamo ricevendo, inoltre, da parte dei cittadini di Borgotrebbia, richieste di occupazione dei campi del privato Nuca Stefano e blocco delle strade per far sentire la nostra voce con forza. Per il momento, noi del Comitato, stiamo riuscendo a tenere a freno questa voglia di fare visti i buoni rapporti che ci legano al Sindaco Dosi e alle rassicurazioni che lo stesso ci ha finora fornito, ma non sappiamo fino a quanto riusciremo a mantenere la calma tra i cittadini”.