Ospedale Fiorenzuola, contro-perizia del comitato: “Non rischia il crollo”

"L'ospedale di Fiorenzuola non e' a rischio crollo". E' sinteticamente l'esito della contro-perizia redatta dai sei ingegneri chiamati da comitato e che si sono messi al lavoro per smentire quella redatta dall'Asl e presa in esame dalla Regione per la chiusura, prima, e per lo spostamento di reparti, poi, a causa dei lavori di ristrutturazione della vecchia struttura. E per rendere noti i risultati della contro-perizia, in mattinata si e' svolta una conferenza stampa, alla presenza degli ingegneri che ci hanno lavorato, ma con in testa il sindaco di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi che ha avuto l'accesso agli atti e all'ospedale per avere visione dei locali. "Non abbiamo rilevato nessuna grave criticita' – ha detto l'ingegnere Giovanni Lambri, che ha capitanato il team -. Prima di tutto c'erano gravi lacune nei rilevamenti fatti dai tecnici dell'Asl, che hanno portato a valutazioni errate. Dire che la struttura puo' crollare anche senza un terremoto e' l'unica cosa davvero grave che abbiamo rilevato".

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OSPEDALE DI FIORENZUOLA, LA LEGA NORD: “LAVORI NECESSARI, MA NON TOGLIETECI IL 118”

LA POSIZIONE DELLA COMMISSIONE SANITÀ DEL CARROCCIO: “VISTI I TAGLI, SERVONO COMPENSAZIONI, COME L’ELISOCCORSO A PIACENZA. LE AREE MILITARI SAREBBERO IDEALI”

“Se sussistono pericoli comprovati ed evidenti necessità, i lavori all’ospedale di Fiorenzuola devono essere fatti. E subito. Ma se l’allarme lanciato sarà una scusa per tagliare i servizi, la Regione dovrà assumersene tutte le responsabilità. Riguardo alla centrale del 118, visti i disagi a cui inevitabilmente porteranno i cantieri a Fiorenzuola, l’accorpamento oggi risulta ancor più inopportuno e dannoso”.

E’ la posizione ufficiale della Lega Nord provinciale espressa dal responsabile della commissione Sanità Roberto Daturi che lancia un appello: “I disagi provocati dal caso-Fiorenzuola inducano a un passo indietro sull’accorpamento delle centrali 118, che la sanità regionale pensa di avviare già dal 2014. Vista l’inevitabile penalizzazione a cui saranno sottoposti i pazienti della Valdarda è fondamentale che non vengano privati anche dell’eccellenza della centrale emergenze piacentina”. “Anzi – propone Daturi – sarebbe opportuno che la Regione valutasse misure di compensazione per quanto ci sta sottraendo, ad esempio prevedendo il servizio elisoccorso anche a Piacenza. Le aree militari – predisponendo i dovuti accordi con la Difesa – potrebbero essere una base di atterraggio e ‘logistica’ ideale”.

E riguardo al nosocomio fiorenzuolano: “La tutela della sicurezza di pazienti e dipendenti deve essere prioritaria e non può essere messa in discussione da speculazioni politiche o dalla rincorsa alla visibilità. Sarebbe però un fatto grave scoprire che il bailamme attorno all’ospedale di Fiorenzuola rappresenta una scusa per eliminare servizi e tagliare reparti. Circostanza che – se dovesse verificarsi – comporterà la necessaria assunzione di responsabilità da parte dei vertici regionali della sanità”.

“Alla luce di questo auspichiamo che la politica non esasperi i toni nella sterile ricerca di visibilità ferragostana, piuttosto si concentri sui contenuti e sulla salvaguardia dell’interesse pubblico. Riteniamo che – appurate le condizioni dell’ospedale vecchio di Fiorenzuola – sia meglio un sacrificio oggi che l’esposizione a potenziali – e seri – rischi domani”.