“Come volevasi dimostrare: finita l’erogazione di acqua dal Brugneto siamo alla solita emergenza siccità, come ogni anno. E la pioggia di queste ore non servirà nemmeno a lenire i mali della cattiva gestione della risorse idrica sul nostro territorio”. Così il consigliere provinciale leghista Giampaolo Maloberti impegnato ieri in sopralluogo sul Trebbia "per constatare che la chiusura delle paratie della diga genovese, venerdì scorso, ha ancora una volta condannato la nostra provincia, e le nostre colture, alla sete. Ormai è una maledizione che ritorna con cadenza annuale”.
Nel mirino Regione e consorzio di bonifica. “L’accordo per il maggior rilascio di acqua siglato dalla Regione è un contentino da niente. I 4 milioni di metri cubi previsti sono già stati interamente erogati. Ricordo che fino agli anni settanta la nostra provincia aveva diritto a 10 milioni di metri cubi di risorsa idrica, queste sarebbero cifre ragionevoli, ma quella strappata alla Liguria non è neanche un pannicello caldo”. “Sull’emergenza siccità il Consorzio ha responsabilità innegabili: ha scelto di rilasciare acqua, a un ritmo forsennato, nel periodo in cui questa non mancava. Non è stato cioè parsimonioso, ha sprecato risorsa idrica in un mese, luglio, in cui non vi era necessità di erogazioni sovrabbondanti e ora che la siccità incombe ci troviamo con i canali al minimo. Dal 12 luglio al 9 agosto il consorzio di bonifica ha scelto di rilasciare acqua al ritmo di 1.650 litri al secondo. Se avesse diminuito la portata – ad esempio a 500 litri al secondo – oggi i nostri agricoltori potrebbero ancora irrigare senza difficoltà, in un momento delicato per le nostre colture, che rischiano di essere gravemente compromesse dalle cattive scelte di chi ha agito senza ascoltare le esigenze della categoria”.