“La storia lo ha già assolto”. Lo pensa Leonardo Alberici, segretario del circolo piacentino Amici Italia-Cuba, nei confronti di Fidel Castro, il lìder màximo che oggi compie 87 anni. Ormai quasi completamente scomparso dalla scena pubblica, oggi ha festeggiato in forma privata in un paese che si sta abituando all'assenza di quello che in passato era l'onnipresente emblema della politica nell’isola caraibica.
Alberici, che l’associazione si appresta a partecipare al Festival del diritto (in programma a Piacenza dal 26 al 29 settembre) con un dibattito proprio sulla democrazia a Cuba, è intervenuto ai nostri microfoni per tracciare un profilo sulla figura di Fidel Alejandro Castro Ruz, all’anagrafe, nato a Birán il 13 agosto 1926.
“Disse: condannatemi pure, sarà la storia ad assolvermi, durante il processo del 26 luglio del 1953 dopo l’arresto avvenuto a seguito dell’assalto della caserma Moncada, insieme ad altri patrioti stanchi della dittatura di Batista – ha spiegato il segretario dell’associazione piacentina – e trasformò la sua arringa da accusato in accusatore. Oggi, a 60 anni di distanza, si può dire che la storia lo ha assolto. Perché nel contesto in cui si trova Cuba, come si vede in questi ultimi anni, molti paesi latino americani stanno seguendo le orme dell’Avana per liberarsi dallo sfruttamento da parte delle potenze straniere”.
Come è successo negli ultimi anni, si ritiene che il compleanno di Castro verrà festeggiato in forma privata, mentre le autorità dell'isola non hanno annunciato eventi speciali per i suoi 87 anni. “Ho vissuto per lottare”, ha affermato Castro nel suo ultimo messaggio pubblico per il 60esimo anniversario del mancato assalto della Moncada, considerato l'inizio della rivoluzione che lo portò al potere nel 1959. Un messaggio scritto perché, come era prevedibile, Castro non ha partecipato il 26 luglio scorso alle celebrazioni del simbolico anniversario, che sono state presiedute dal fratello Raul a cui, il 31 luglio di sette anni fa, Castro cedette il potere a causa prima di sottoporsi ad un intervento chirurgico all'intestino. Raul fu poi eletto formalmente presidente nel febbraio del 2008.
E in assenza del “comandante en jefe”, Cuba ha subìto non poche trasformazioni, ha spiegato Alberici, anche se non è ancora il momento per dire che l’isola rappresenta una opportunità di lavoro, a parte il turismo: “Vi sono state numerose aperture, come di licenze commerciali, però non si può consigliare a qualcuno di andare ad aprire un’attività. Gli investimenti possono riguardare joint venture con Cuba per aprire un joint venture per hotel o villaggi turistici sì, per la piccola impresa ancora no. Sono tutte aperture interne al mercato cubano”.