Omicidio via Degani, Rota Gelpi: “Fiduciosi nella risoluzione del caso”

"Posso dire che stiamo lavorando a 360 gradi. Stiamo raccogliendo elementi che ci potranno essere utili per la risoluzione del caso. Siamo fiduciosi, l'Arma dei carabinieri ha messo in campo sforzi importanti per arrivare a una soluzione. Alle persone che restano in città dico di stare tranquille". Lo ha detto il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri, il colonnello Paolo Rota Gelpi, in merito alle indagini che riguardano l'omicidio di via Degani in cui è stato ucciso l'ex fisioterapista Giorgio Gambarelli. Dichiarazione che conferma quanto già riferito nei giorni scorsi e cioè che gli inquirenti dei Nucleo investigativo stanno battendo diverse piste per risalire a chi ha ucciso Gambarelli. In tutto sono state ascoltate una quindicina di persone ritenute informate sui fatti e si attendono anche gli esami dei rilevamenti fatti dai carabinieri del Ris. Per quanto riguarda la ricostruzione dell'omicidio pare che Gambarelli poco prima di essere ucciso con un fendente alla gola avesse parlato al telefono con il suo assassino. Dunque lo conosceva, gli avrebbe aperto la porta e si sarebbe strenuamente difeso durante l'aggressione. ROTA GELPI: SICUREZZA, LASCIO UNA CITTA' BEN PRESIDIATA Le dichiarazioni di Rota Gelpi arrivano a pochi giorni dalla sua partenza da Piacenza dopo 6 anni di servizio. Andrà a Milano, a ricoprire l'incarico di vicecomandante della Regione Lombardia. Questa mattina ha incontrato e salutato il sindaco Paolo Dosi in municipio. "Sono qui per ringraziare il sindaco Paolo Dosi, i cittadini e le autorità che ci sono state vicine – ha esordito Rota Gelpi – Sei anni è un periodo abbastanza lungo per chi fa il mio mestiere e posso dire che è stata un'esperienza assolutamente positiva. Tutta la vicinanza dei cittadini ci ha aiutato a lavorare molto bene. Lascio una provincia che dal punto di vista della sicurezza è molto ben presidiata grazie anche all'attenzione di tutte le forze dell'ordine ben coordinate dalla prefettura. Ovviamente non tutto può essere perfetto. La collocazione della città favorisce situazioni di criminalità predatorie, ma la città anche al confronto di altre è ben presidiata". D'accordo anche il sindaco Paolo Dosi: "Grazie alla collaborazione professionale e umana che si è instaurata con le forze dell'ordine, e che non è per nulla scontata, si può dire che a Piacenza il livello di presidio sia, per quanto migliorabile, più alto rispetto alla media".

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