Addio alla Casa Famiglia di Gragnano, voluta all’inizio degli anni ’90 dal sindaco Gian Paolo Crespoli. All’inizio la struttura ospitava anziani non autosufficienti, soprattutto malati di alzaimer. Poi col passare del tempo le persone affette da questo male furono trasferite in altre strutture più attrezzate e la Casa Famiglia divenne il luogo in cui venivano ospitati gli anziani soli del paese. “Era un modo per permettere ai nostri cittadini di condurre gli ultimi anni della loro vita nel loro paese, in compagnia e assistiti” ricorda Umberto Morelli del Movimento Cristiano Lavoratori sezione di Gragnano. La chiusura della struttura pare sia motivata da contingenze economiche a cui il Comune di Gragnano deve far fronte: “Questo lo posso anche capire – spiega Morelli – però potevano avvisare i residenti, comunicare la decisione in modo più chiaro e trasparente. Questa struttura era nata da un’idea del sindaco Crespoli ed era stata condivisa con la comunità tramite un vero percorso partecipato. Sarebbe stato giusto che anche la fine di questa storia fosse stata condivisa con i gragnanesi”.
LA LETTERA DI UMBERTO MORELLI
Carissimi, voglio innanzitutto specificare che con la presente non voglio cercare eventuali consensi per le prossime elezioni amministrative ,nè aumentare gli iscritti dell' associazione che ho l'onore di presiedere sia nella comunità gragnanese ,sia a livello provinciale ma dopo ampia riflessione personale ho deciso di scrivervi perchè a oggi, tra l'indifferenza generale, a Gragnano ha cessato la propria attività la casa famiglia dove trovava ospitalità un discreto numero di anziani del paese. Ricordo oggi con estrema nostalgia alla fine degli anni '90 quando la prima legislatura presieduta dal sindaco pro tempore Gian Paolo Crespoli propose tale iniziativa che suscitò in paese entusiasmo e momenti di confronto costruttivo sia tra la gente ,sia con incontri pubblici , sia negli ambiti amministrativi e parrocchiali che tramite poi a un accordo diedero al via ai lavori per la struttura, in quanto il tutto aveva come scopo principale di far vivere agli anziani della comunità locale l' ultima parte della propria "primavera terrestre " nella comunità in cui sono nati o vissuto fin dalla loro adolescenza. Ricordo inoltre con estrema lucidità che una prima fase del progetto era finalizzata a un centro per malati di alzaimer e una seconda all' accoglienza giornaliera degli ospiti. Di seguito la parte dedicata ai malati di alzaimer non per ultima anche per scelta politica a livello provinciale venne destinata a altre strutture e l' amministrazione comunale dovette ipotizzare un nuovo percorso per la struttura sopracitata . Prese cosi al via la casa famiglia che per una decina d' anni circa ha permesso agli anziani del paese di vivere nella propria comunità . Oggi tra silenzio e indifferenza la casafamiglia cessa di vivere , come diceva una famosa canzone "risposta non c'è o forse chi lo sa caduta nel vento sarà " nessuno ha avvertito la comunità e cittadini gragnanesi ,nell' amministrazione comunale nel suo complesso (maggioranza nè tantomeno l'opposizione) che purtroppo gestiscono la cosa pubblica come se il tutto fosse un bene personale, la parrocchia e il consiglio pastorale nè tantomeno la commissione di gestione della struttura composta da membri nominati da parrocchia e amministrazione comunale che non si ritrova da alcuni anni. Non era forse il caso di coinvolgere i cittadini in un assemblea pubblica o consiglio comunale aperto per discutere del problema? Non era il caso di rispolverare l'entusiasmo popolare che si viveva al momento della costruzione della struttura stessa? forse la soluzione non c'era ma forse insieme si poteva trovare ,dopo Ci si lamenta poi che le istituzioni sia civili che religiose vivono e sono isolate dai propri cittadini ma cosa fanno esse per avvicinarsi agli stessi? .A oggi dobbiamo amaramente constatare che i giochi sono fatti e ogni discussione diventa superflua a pagare il disagio sono gli anziani del paese da oggi ospitati in altre strutture e i loro famigliari amaramente devo ammettere che ha ragione papa Francesco che ha pagare le diseguaglianze della nostra società sono sempre i poveri ,i deboli , gli anziani e , dopo lo stabilimento Berni di Gragnano nella stessa indifferenza e silenzio oggi chiude la casa famiglia a chi toccherà la prossima volta?. che nè sarà dei locali della casa famiglia ? Con queste righe ho voluto dare voce ai tanti gragnanesi ospiti e loro famigliari che in queste settimane si sono sfogate con il sottoscritto non cotesto la decisione ma il metodo in cui è stata presa e per favore non tiriamo in ballo la crisi economica a tutto c'e rimedio attraverso solidarietà , sussidiarietà e bene comune , punti vitali della dottrina sociale della chiesa sempre attuali nelle campagne elettorali , ma poi sempre abbandonati al proprio destino appena dopo.
Con cordialità, Morelli Umberto
presidente del circolo Mcl Gragnano