Giulia e Filippo, dalla Cattolica a Berlino per imaparare a…insegnare

Dopo le esperienze di tirocinio promosse dalla facoltà di Scienze della Formazione a Seattle, in Kenya ed in America latina, altri due studenti piacentini, Giulia Demarosi e Filippo Bettini, stanno per partire per Berlino, in Europa una delle mete più ambite dai giovani in cerca di opportunità formative e professionali.

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Nella capitale tedesca i due ragazzi effettueranno un’esperienza di tirocinio di circa due mesi presso il nido d’infanzia bilingue italo-tedesco “Folli e Folletti”, affiancando il lavoro delle educatrici. Una preziosa occasione  per sperimentarsi in un contesto culturale diverso e ricco di stimoli, per conoscerne direttamente l’organizzazione dei servizi alla prima infanzia e per aprirsi nuove opportunità professionali. Giulia Demarosi entusiasta per l’”avventura” che sta per intraprendere sottolinea: “Ritengo che sia importante svolgere un esperienza lavorativa in un asilo, che è l'ambito in cui voglio lavorare, ma anche scoprire e sperimentare un'educazione pedagogica diversa da quella che ho appreso.”

Nell’asilo Folli Folletti ciascun educatore parla, nella quotidianità, la propria lingua madre (ci sono due educatrici tedesche e due italiane) e non sono ritenuti utili momenti di insegnamento frontale. I bambini possono scegliere che lingua utilizzare ma, solitamente si sintonizzano spontaneamente sulla lingua dell' adulto a cui si rivolgono. Nella comunicazione tra pari, invece, i due idiomi sono intercambiabili tranne nel caso in cui si abbia a che fare con un bambino che comprende solo una delle due lingue. Infatti ci sono bambini completamente bilingue, bambini che parlano quasi solo italiano e bambini che parlano quasi solo tedesco.

"Sin dall'inizio del mio precorso universitario ho sognato di poter fare un' esperienza all'estero”- sottolinea Filippo Bettini “Ciò che mi ha spinto ad intraprendere questa esperienza sono stati i racconti entusiastici di una mia compagna di corso che aveva svolto il tirocinio presso i Folli Folletti. Mi aspetto di conoscere una realtà educativa differente dalla nostra e penso che sia un esperienza edificante sia da un punto di vista personale che professionale.”

Sarà per i due studenti un’esperienza nuova e sicuramente arricchente e permetterà loro di sperimentare direttamente quanto stanno studiando all’università, preparandosi al meglio per la professione educativa.