Maggiore trasparenza nei confronti di tutti i soggetti interessati dalla chiusura dell’ospedale di Fiorenzuola. Lo chiedono i sindacati Cigl, Cisl e Uil. “Abbiamo espresso profonda preoccupazione per gli esiti della perizia tecnica e ribadito la necessità che il presidio di Fiorenzuola venga posto nel più breve tempo possibile nelle condizioni di riprendere la piena funzionalità in condizioni di sicurezza per i lavoratori e per gli utenti”.
“Il fattore “tempo” è fondamentale e ad oggi l'Azienda Sanitaria non dispone né del progetto di messa in sicurezza né provvedimenti di finanziamento da parte della Regione, né di altre risorse proprie iscritte a bilancio, pertanto i tempi di assegnazione delle gare di appalto e di avvio dei lavori non sono ad oggi ipotizzabili”.
IL COMUNICATO
Gli avvenimenti che riguardano il presente e il prossimo futuro dell’Ospedale di Fiorenzuola, saranno tema di importanti appuntamenti nei prossimi giorni. La rilevanza di questi temi richiede un forte coinvolgimento delle parti sociali, del sindacato di categoria e della cittadinanza, a partire dalla prossima riunione della Conferenza Socio Sanitaria, fissata per il 2 agosto. Nell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi con il Direttore Generale dell’AUSL di Piacenza, le confederazioni sindacali hanno espresso profonde perplessità per le modalità con cui è emersa la notizia e la propria critica sulle circostanze con cui si è aperta la discussione nel territorio e nelle istituzioni su scelte particolarmente delicate per i cittadini e i lavoratori interessati. E’ positivo il fatto che finalmente le decisioni siano state consegnate alle istituzioni locali competenti – in sede di Conferenza Sanitaria Territoriale – ed è opportuno che si faccia la scelta di una maggiore trasparenza nei confronti di tutti i soggetti interessati alla discussione e ai provvedimenti conseguenti. Nell’occasione, abbiamo chiesto di poter visionare il contenuto della perizia.
Nel corso dell’incontro ci è stato confermato che gli esiti della perizia tecnica disposta a suo tempo per verificare il rischio sismico hanno prospettato problemi di natura statica conseguenti al sopra elevamento del corpo storico dell'ospedale e che occorre quindi un intervento di ristrutturazione significativo e urgente che avrà un costo di circa 12 milioni di euro che la regione si è impegnata a finanziare per intero. La direzione si è anche impegnata a riportare i posti letto e le specialità attualmente esistenti nel presidio e di lavorare per consentire un ripristino graduale dei servizi, a partire dalla sala operatoria. Abbiamo espresso profonda preoccupazione per gli esiti della perizia tecnica e ribadito la necessità che il presidio di Fiorenzuola venga posto nel più breve tempo possibile nelle condizioni di riprendere la piena funzionalità in condizioni di sicurezza per i lavoratori e per gli utenti.
Occorre che gli impegni di Regione e AUSL in ordine al tempestivo finanziamento delle opere necessarie e al pieno ripristino delle attività sanitarie al servizio del territorio vengano formalizzati al più presto. Il fattore “tempo” è fondamentale e ad oggi (a fronte della volontà nuovamente esplicitata dal Dott. Bianchi, di procedere rapidamente alla chiusura della sede ospedaliera oggetto della perizia) l'Azienda Sanitaria non dispone né del progetto di messa in sicurezza né provvedimenti di finanziamento da parte della Regione, né di altre risorse proprie iscritte a bilancio, pertanto i tempi di assegnazione delle gare di appalto e di avvio dei lavori non sono ad oggi ipotizzabili. Nel mese di Agosto sono previsti i passaggi tecnici necessari alla progettazione di massima degli interventi e alla organizzazione del cronoprogramma di attuazione degli stessi. Alla Conferenza Sanitaria Territoriale spetta la responsabilità di garantire l’esito positivo e tempestivo di tutto il complesso percorso di riorganizzazione. Anche la discussione con le rappresentanze dei lavoratori interessati sugli effetti di tale organizzazione in materia di gestione del personale dovranno essere conseguenti alla formalizzazione di tali impegni. Occorre infine che la fase transitoria più breve possibile preveda un'organizzazione sanitaria in grado di preservare al meglio l'attrattività del presidio e l'efficienza dei servizi con un piano di intervento che comporti meno disagi possibili per i cittadini. Nei prossimi giorni gli incontri successivi ci consentiranno di entrare meglio nel merito dei programmi proposti e degli impegni conseguenti.
Paolo Lanna, Segretario generale CGIL Piacenza
Marina Molinari, Segretario generale aggiunto CISL Piacenza
Massimiliano Borotti, Segretario generale UIL Piacenza