La preoccupazione per l'andamento dell'edilizia, ancora pesantemente in flessione. Un fatturato che complessivamente soffre, ma che trova nella meccanica (che rappresenta più del 50% delle industrie piacentine) il settore trainante, il solo con segno “+”. Ma anche timidi ma costanti segnali di ripresa negli ultimi tre mesi, e previsioni cautamente ottimistiche per i prossimi sei mesi. E’ l’esito dei dati congiunturali dell’economia locale relativi ai primi sei mesi del 2013 (messi a confronto con lo stesso periodo del 2012) presentati questa mattina nella sede di Confindustria. “Non si può certo cantare vittoria – spiega Emilio Bolzoni, presidente di Confindustria – ma tre mesi iniziano ad essere un periodo che va preso seriamente in considerazione".
LA SINTESI DEI DATI
Resta costante e “preoccupante” il precipizio dell’edilizia, intorno al 30%. E tutto l’indotto va di conseguenza. Materiali edili -21%. Pensare che nel mese di maggio il numero degli operai impiegati nelle aziende edili è diminuito del 25%. Del resto “sull'edilizia – ha riconosciuto Bolzoni – si radunano tutti gli effetti negativi di questo periodo: è un settore che lavora solo nel mercato interno, ha subito l’introduzione dell'Imu, il blocco lavori pubblici, la crisi finanziaria, i ritardi nei pagamenti pubblica amministrazione. E senza settore edile difficile che gli altri possano risalire”
“Ci conforta la meccanica (più 50% industria piacentina) che fa segnare segno + 1,30%”. Flessione del fatturato dell'1,5%. Ancora i dati premiano le aziende che fanno export, aumenta del 3,1% anche se non compensa la flessione del mercato interno. Stabile +0,21% gli attivi.
“PREVISIONI POSITIVE”
Bolzoni ha però fatto anche rilevare i dati degli ultimi tre mesi sulle previsioni degli imprenditori, sia a livello di numeri che di sensazioni. Sono due dati entrambi positivi, con percentuali piccole ma di crescita costante. “Nelle valutazioni sul prossimo semestre c'è un cauto ottimismo”.
IL GOVERNO FA POCO
“Al momento non si vedono all'orizzonte cambiamenti – dicono insieme Bolzoni e il direttore Cesare Betti – Il settore manifatturiero può risolvere le sorti nazionali. Bisogna “catturare” la crescita in alcuni paesi esteri e portarla qua attraverso ordini e esportazioni. Bisogna spingere sul manifatturiero. Per far partire mercato interno si deve ridurre la tassazione sul lavoro, lasciando più soldi in tasca ai dipendenti. Lo Stato non paga i debiti 120 miliardi di euro. Ha aggiustato i suoi conti non pagando i fornitori. Se lo stato pagasse avremmo un 4% di Pil iniettato nella macchina statale. Ad oggi invece pagati meno di 5 miliardi. Se andiamo avanti così… Serve un cambio di marcia assolutamente”.
“AREE MILITARI, PALAZZO UFFICI ALLA BAIA DI SAN SISTO”
“Aree militari, sono ottimista, è giunto il momento di riflettere seriamente. Per Piacenza è una vera opportunità, sarebbe bellissimo portare a compimento Baia San Sisto, al quale stiamo lavorando, con Palazzo Uffici in piazza Cittadella. Porterebbe lavoro e turismo. Ci sono aperture a parole, ora urgono fatti. Eccellente al nomina di Silvio Ferrari al tavolo Expo 2015, importante anche per Piacenza. Vedo il cambiamento, dalle valutazioni si passa ai fatti. Nei prossimi mesi vedremo fatti concreti e positivi. Expo 2015 enorme opportunità per Piacenza, bisogna giocare con energia la partita in tutti i settori”.