Apertura al “Miele” per il Bobbio film festival, madrina Valeria Golino

“Ci conosciamo da 25 anni ma ormai ho perso ogni speranza”. E’ con una battuta rivolta al padrone di casa Marco Bellocchio che denota tutta la sua semplicità – con il quale si rammaricava di non aver mai lavorato -, che Valeria Golino ha aperto da madrina l’edizione 2013 del Bobbio Film festival. In calendario il suo film, Miele, opera prima dell’attrice passata dietro la macchina da presa che tratta il tema del suicidio assistito. Un tema che la accomuna al regista piacentino, il quale domani, sempre a Bobbio nei chiostri del convento di San Colombano, presenterà il suo film su Eluana Englaro, alla presenza del padre della giovane scomparsa dopo una lunga battaglia legale, Beppino. “I nostri sono film differenti, perché hanno spirito e modi diversi di affrontare la morte. Lui con l’eutanasia, il mio con il suicidio assistito parla di cose intime e non basate sull’attualità. Però sono contenta di essere tra i registi insieme a Bellocchio”.

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Valeria Golino, che già era stata nel Piacentino a presentare la pellicco (al Jolly di San Nicolò insieme al compagno e produttore Riccardo Scamarcio e alla protagonista Jasmine Trinca), ora si sente più sicura della sua creatura: “Pensi sempre che possa andar meglio, però è andato bene. Da tutti i punti di vista – ha spiegato – è stato un successo. L’importante, sapevo, era farlo. Il resto sarebbe arrivato da sé”.

Miele, un film che tratta di un argomento spinoso ma che, a parte il pubblico, sembra sia stato apprezzato anche dalla critica: “Non c’è stata una critica che mi ha dato fastidio o fatto male, a meno che non sia offensiva, ho un buon rapporto con la critica”.

Poi si è espressa sul rapporto con il regista piacentino, fondatore del festival del cinema piacentino: “Ammiro la mise en scène di Marco, è un esempio. Peccato che, nonostante siano 25 anni che ci conosciamo, non abbia mai scelto di usarmi in un suo film. Chiedetelo a lui il perché e ditemi che vi ha risposto”, ha scherzato.

Come sempre a Bobbio non è mancata la partecipazione, con la gente che ha affollato le biglietterie già molto prima dell’inizio della proiezione, prevista per le 21.15. A dare il là al festival ci ha pensato il padrone da casa, Marco Belocchio che ha voluto ricordare Franco Maggi, l’ex sindaco di Bobbio e partigiano scomparso nei giorni scorsi: “Ci vedevamo poco ma, con i suoi racconti, era sempre un piacere. Un omaggio a lui e alla famiglia”. E suo figlio, l’attore Piergiorgio Bellocchio ha presentato la pellicola in programma e la nuova edizione di una rassegna che ormai sembra essere entrata, non solo nel cuore dei piacentini ma degli italiani per la sua raffinatezza.