Approvato dal Consiglio dei ministri, il disegno di legge che riguarda Citta’ metropolitane, Province, Unioni e fusioni dei Comuni. In particolare per le Province, con quella di Piacenza che rientra di fatto nella rivoluzione istituzionale per tagliare sui costi e denominata “svuota poteri”, dovrebbero diventare enti di secondo livello e cessare quindi di essere guidati da organismi eletti: “Sono organi delle province – si legge – il presidente della Provincia, il consiglio provinciale e l’assemblea dei sindaci. L’elettorato passivo è attribuito esclusivamente ai sindaci in carica nei comuni della provincia alla data dell’elezione”. Il ddl passerà all’esame della Conferenza Unificata e, dopo quel vaglio, tornerà nuovamente al Consiglio dei ministri per il varo definitivo. Nel complesso sono previsti risparmi per 2 miliardi di euro in 2 anni. Lapidario il commento del presidente della Provincia, Massimo Trespidi: “Sono sempre stato contrario a questo tipo di riorganizzazione – ha dichiarato poco prima del Consiglio provinciale -, lo considero un pannicello caldo perché e’ giusto una riorganizzazione ma non in questo modo. Gli enti devono rimanere elettivi. Credo che il governo Letta si stia comportando come quello Monti. E vediamo come e’ andata a finire”.