Filtri magici e truffe, catturato in Spagna il latitante “Mago di Oz”

Truffava donne disperate, disposte a tutto per avere salute o trovare l’amore: i carabinieri di Piacenza hanno messo la parola fine alla “vacanza” spagnola di Stefano Anselmi, in arte Mago di Oz, l’uomo di 43 anni autore di numerosissime truffe a sfondo esoterico, il classico santone che in cambio di migliaia di euro vendeva filtri magici e incantesimi garantendo fortuna a persone in difficoltà. Ma gli affari del Mago di Oz sono stati presto interrotti dai carabinieri che lo hanno arrestato nel 2009: nel 2010 è stato poi emesso un ordine definitivo di carcerazione da parte della Procura di Milano per una pena di 6 anni di detenzione con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione, reati commessi dal 2001 al 2003 nelle province di Milano, Cremona e Piacenza. Proprio nel nostro territorio sono circa 30 i casi di donne truffate dall’Anselmi.

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Anselmi era il presidente di un’organizzazione europea chiamata “Ordine europeo dei Maghi” che operava nel nord Italia, in Svizzera e in Spagna, un’organizzazione che si pubblicizzava anche su riviste specializzate. Un meccanismo perfettamente oliato con tanto di sede, segretarie, fattorini e con percentuali sui guadagni precisamente suddivise. Anselmi, si diceva, nel 2009 era in attesa di essere giudicato per gravi reati per cui era stato indagato dalle Procure di Biella e Milano nell’ambito di un’operazione denominata “Medium”, alla quale parteciparono anche i carabinieri di Piacenza. Il mago decise così di fuggire dall’Italia. I carabinieri si accorsero che Anselmi non era presente sul suolo nazionale nel 2010, quando la condanna stava per diventare definitiva e si richiedeva quindi che l’imputato venisse sorvegliato. L’uomo divenne ufficialmente latitante e si attivò la macchina investigativa per riuscire a rintracciarlo. I militari di Piacenza partirono dai familiari rimasti in Italia: seguendo i loro movimenti e i loro contatti, intuirono che il malvivente si trovava in Spagna. A confermare il dato un grave incidente stradale in cui rimase coinvolto nel 2009 ad Ibiza e il matrimonio con una donna genovese celebrato a Santo Eulalia del Rio. Proprio la moglie, residente in Liguria, costituì un valido ponte tra gli inquirenti e il latitante: i suoi frequenti viaggi ad Ibiza, spesso insieme alle figlie, diedero ai militari la conferma che cercavano. Individuato con precisione il nascondiglio (lussuoso come nascondiglio a dire il vero, si parla infatti di una villa con piscina) i carabinieri di Piacenza hanno contattato la polizia spagnola che, rispettando il mandato di cattura europeo ottenuto proprio dai militari piacentini, ha arrestato così Anselmi. L’uomo si trova ora nel carcere di Madrid in attesa di estradizione in Italia dove sconterà la pena prevista.

Un mago impenitente. Anselmi, nonostante la condanna e il suo stato di latitante, non rinunciò alla sua passione nemmeno in Spagna: proprio ad Ibiza aveva aperto un negozio di oggettistica esoterica dove vendeva filtri, ingredienti “dai poteri soprannaturali” come code di lucertola essicate e intrugli di vario genere. Inoltre continuava a farsi pagare per le sue consuete prestazioni magiche sotto l’esotico nome di “Mago Serghio”. Ma a dispetto di questo suo carattere spirituale ed etereo, Anselmi aveva trasferito in Spagna i suoi fondi, copiosi e ricchi, perfettamente concretizzati nella villa con piscina in cui trascorreva la sua latitanza.

Un’operazione complessa e ben orchestrata. L’operazione condotta dalla sezione “Catturandi” dei carabinieri di Piacenza ha ricevuto i complimenti della Magistratura di Milano: il Sostituto Procuratore Generale Giulio Benedetti ha elogiato la capacità dei militari del Nucleo Investigativo a muoversi in ambienti refrattari ad ogni uscita di informazioni come quello dei “professionisti dell’occulto”. “In particolare la sezione Catturandi ha saputo muoversi con destrezza a livello internazionale – ha commentato il capitano Rocco Papaleo – riuscendo ad interagire in modo proficuo con le forze dell’ordine e le Procure di tutta Europa”.