Il primo semestre del 2013 si è infatti chiuso con una somma di imprese registrate pari a 30.939 unità, 598 in meno di quelle che si contavano a giugno del 2012.
La variazione percentuale annuale si è così attestata a -1,9%.
Scorrendo l’articolazione settoriale nella quale si diversifica il quadro imprenditoriale piacentino non si può non notare che i settori che hanno accusato i cali più marcati nella consistenza sono agricoltura e costruzioni (-203 imprese per ciascuno), seguiti dal commercio (-144 ditte).
All’opposto gli ambiti di attrattività, quelli che probabilmente sembrano dare maggiori garanzie di successo imprenditoriale, sono stati i servizi di alloggio e ristorazione (+58), le attività immobiliari (+20), le attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+18), le forniture di energia, gas e vapore (+11).
Nel corso dei primi sei mesi dell’anno le iscrizioni sono state 963 ma le cessazioni hanno superato abbondantemente il migliaio (1.281).