Giuseppe Verdi il grande compositore…ma non solo. Il Maestro infatti non faceva segreto della sua passione per l’agricoltura e la buona tavola: possedeva terreni infatti in cui coltivava prodotti che trasformava in prelibati piatti della tradizione emiliana. Piatti che offriva agli amici e che diffondeva in tutto il mondo grazie alla sua fama internazionale di musicista. Proprio il legame musica – enogastronomia assume un’importanza chiave nella figura di Giuseppe Verdi, un legame tanto sconosciuto quanto importante, dal punto di vista storico ma anche sotto l’aspetto della promozione del nostro territorio. Un’importanza che non è sfuggita a Ilaria Dioli, ricercatrice del Laboratorio dell’Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza. In occasione del Bicentenario Verdiano e con l’Expo 2015 alle porte, la Dioli ha intuito come Giuseppe Verdi sia un fondamentale ‘strumento’ di promozione della piacentinità e ha ideato così un percorso culturale e divulgativo chiamato “Giuseppe Verdi_Genius Loci”, progetto patrocinato dal Comune di Piacenza con la collaborazione di due assessorati dell’Emilia Romagna, quello alla Cultura e quello all’Agricoltura. L’idea prende corpo in un vero e proprio seminario sulle abitudini alimentare del Maestro, seminario che viene ospitato dagli istituti di cultura italiana di tutto il mondo: partito ovviamente da Piacenza il 1 marzo, è sbarcato ad Edimburgo il 22 maggio e farà tappa a Chicago il 2 agosto, ospitato dalla rinomata Bel Canto Foundation. Dopodiché sarà la volta di Lione, il 17 ottobre. In programma poi, anche se non ancora fissate, date in paesi dell’Oriente come Corea e Giappone. Questo per dare l’idea di quanta cultura viaggi grazie alla figura di Verdi. Questi seminari si terranno davanti ai piatti tipici della tradizione “verdiana”, quelli che tanto per capirci il Maestro offriva agli amici più intimi come il tanto amato risotto allo zafferano con una spolverata di tartufo e la spalla cotta: la Dioni si avvale di supporti video e fotografici oltre che di collegamenti con ospiti esperti che daranno il proprio contributo. “Intendiamo attivare nuovi contatti e rinforzare relazioni già esistenti con Nazioni le cui delegazioni saranno presenti ad Expo 2015 – spiega la Dioni – e riteniamo che l’enogastronomia sia un mezzo importante ed efficace per veicolare una cultura alta e spesso avvertita distante soprattutto dai giovani”.