Apertura con il botto per il festival di teatro antico di Veleia, che in serata è stato affidato al mito per eccellenza, il più fecondo, il più segreto, forse il più rappresentativo della cultura occidentale, Prometeo, il titano che ruba il fuoco agli dèi per donarlo agli uomini. La potenza della scrittura tragica di Eschilo hanno ripreso vita nella voce e nell'interpretazione dell'affascinante Alessandro Preziosi, pluripremiato (premio Gassmann, Efebo d'Argento, premio Persefone) e amatissimo attore che ha conquistato gil rande pubblico – grazie a serie tv come Elisa di Rivombrosa – e addetti ai lavori per le ottime prove in tv, teatro e cinema.
Un evento unico, prima di tutto perche' in esclusiva per Veleia, impreziosito dal sofisticato accompagnamento al violoncello di Nicoletta Mainardi con adattamento a cura di Tommaso Mattei. Ma, oltre all'interpretazione di Preziosi, ha stupìto la partecipazione. Centinata gia' molto prima dell'inizio – previsto per le 21.30 – le persone che hanno affollato le rovine di Veleia Romana in attesa dello spettacolo e tutto esaurito alla fine dell'interpretazione del 40enne attore napoletano, il quale ha strappato applausi a scena aperta, poco prima dell'arrivo del temporale e la pioggia. Quasi un segno "divino" sulla tragedia appena conclusa.
Una riproposizione contemporanea, certo, ma che non ha perso la forza della tradizione. Così l'attore, come Prometeo nella tragedia di Eschilo, è immobile tutto il tempo, come il personaggio mitologico, incatenato a quella rupe dalla collera di Zeus per aver rubato e donato il fuoco ai mortali. "È una metafora potentissima per raccontare l'eterno problema dell'uomo nel districarsi tra bene e male – ha spiegato Alessandro Preziosi -. Che uso facciamo della conoscenza? Sembrerà un azzardo, ma pensavo a Prometeo mentre registravo lo spot per Apple Italia. La tecnologia ci da' infinite possibilità, ma con quale intelligenza ci garantiamo un progresso giusto e sano? ".