Un vero e proprio pellegrinaggio della droga quello scoperto dalla Guardia di Finanza di Piacenza. Le fiamme gialle da sette mesi monitoravano i movimenti di alcuni tossicodipendenti piacentini, avendo intuito che molti di loro condividevano lo stesso luogo di rifornimento, nella fattispecie la provincia pavese. E’ partita così una intensa attività di indagine coordinata dalla Procura di Pavia: mesi di investigazioni che portarono ben presto all’arresto di tre italiani, un rumeno e un marocchino, oltre che al sequestro di cocaina, hashish ed eroina. Il giro però era più ampio e all’alba del 16 luglio è scattata l’operazione finale che ha portato all’arresto di altri 15 spacciatori attivi nella provincia di Pavia: 11 marocchini e 4 italiani, tra questi anche un piacentino di 25 anni pregiudicato. Inoltre sono stati sequestrati al gruppo 581 grammi di hashish, 4 di cocaina e svariate piante di marijuana, oltre agli specifici strumenti per il confezionamento delle dosi. Oltre a tutto ciò le fiamme gialle hanno sequestrato 27mila euro in contanti, provento dello spaccio: sembra infatti che gli affari andassero molto bene al gruppo di pusher, si parla infatti di un guadagno di oltre 5mila euro al giorno. Il dato impressionante è che i clienti fissi piacentini che si recavano sistematicamente nel pavese ad acquistare la droga erano addirittura un centinaio. Alcuni dei clienti accettavano, per soldi o in cambio di una dose, di fare da sentinelle per il gruppo, tenendo informati i trafficanti sui movimenti delle forze dell’ordine e avvisandoli del passaggio di vetture “sospette”.