Ogni anno l’Associazione Bus1, organizzatrice del Festival Beat, destina il ricavato della vendita di magliette e gadget a intenti benefici. Anche quest’anno, infatti, il ricavato del merchandising servirà a sostenere un’iniziativa – gratuita e aperta a tutti – che si terrà giovedì 18 luglio alle ore 21, presso la struttura C.S.R.R. Lucca a Fiorenzuola d’Arda. La residenza Lucca, in via Teofilo Rossi 17, accoglie disabili residenti nel territorio che necessitano di assistenza continua che la famiglia non può garantire e fornisce ospitalità e assistenza temporanea per far fronte ad eventuali periodi di sollievo e/o emergenze famigliari degli utenti degli altri Centri Diurni della Val d'Arda.
L’iniziativa, organizzata dai ragazzi nel chiostro del centro con l’aiuto di tanti amici, si aggiunge alle numerose attività di socializzazione promosse nel corso degli anni in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio. Ad animare la serata saranno gli “Attacchi di Swing” (Corrado Caruana alla chitarra manouche e Alessandro Mori al clarinetto), un duo teatral-musicale capace di virtuosismi coinvolgenti e spumeggianti.
«Attraverso l’Associazione Bus1, con il Festival Beat e altre iniziative – spiegano Gianni Fuso Nerini e Matteo Bongiorni – cerchiamo a nostro modo di occuparci soprattutto di musica, cultura e divertimento, senza dimenticare che ci sono cose ben più importanti. Da anni cerchiamo di fare la nostra piccola parte destinando una quota del ricavato a “cause” che riteniamo importanti: dalla ricerca sul cancro in ricordo del giornalista musicale – e grande amico del Festival Beat – Ernesto Meazza, al Circolo Arci Aquaragia di Mirandola che ha subito ingenti danni a causa del sisma emiliano-romagnolo oppure, da ultimo, abbiamo partecipato ad una raccolta fondi per l’acquisto di un macchinario indispensabile per il piccolo Victor. Questioni che ci stanno a cuore e che sfiorano, per vicinanza personale o ideale, la nostra Associazione. Questa volta siamo venuti a conoscenza di questa bella iniziativa curata da Elia Orsi e Andrea Pedrini e promossa sotto la guida della cooperativa sociale Coopselios, che gestisce il centro, e abbiamo aderito con entusiasmo. Ringraziamo tutti gli organizzatori per l’impegno e ci auguriamo che questo mini-festival, gratuito e aperto a tutti coloro che vorranno trascorrere una serata allegra e divertente, possa essere il primo di una lunga serie. Quindi… lunga vita al Centro Lucca!»
ATTACCHI DI SWING
Un salottino anni trenta, atmosfera soffusa, la gran soirée sta per cominciare. In scena il virtuosismo della chitarra manouche di Corrado Caruana (Django's Fingers) e l´eclettismo di Alessandro Mori (Teatro Necessario) al clarinetto. Un duo swing `jazzigano´ saltellante e spumeggiante, che assorbe gli elementi ritmico-armonici jazz e del Valse francese, arricchito da improbabili strumenti a sorpresa ed una loop station che sintetizza ed amplifica il divertimento di una creazione musicale estemporanea dai toni autoironici. Il ritmo incalza durante il viaggio musicale, fatto di ottima musica, brindisi, sorprendenti aneddoti sulla storia dello swing e dei brani presentati. Un continuo crescendo umoristico surreale, il gioco delle parti tra l’istruito ma timido musicista che annuisce suo malgrado, e il vulcanico istrione, baffo alla francese, che intrattiene con i suoi aneddoti e bislaccherie, mettendo alla prova il compagno, che con il suo bel sorriso discreto tenta di uscire ogni volta dall’impaccio. L’estrosità delle gag clownesche non si limita solo alla parola, ma esplode con una miriade di strumenti musicali, quali sax tenore, fisarmonica, zampogna, tromba, 4 flauti contemporaneamente, dando un respiro al ritmo serrato dei brani
In un crescendo di paradossi, follie e suggestioni, ecco giungere l’ospite straordinario degli Attacchi di Swing, il maestro Roberto Esposito, pianista d’eccellenza, che passa dal classico al jazz nel tempo di un accordo, sfoderando all’occorrenza la più perfetta ed elegante aplomb, composta e verticale, per poi scivolare nell’indomabile scompostezza del musicista più ardito.
Il trio spazia nel linguaggio, nelle modulazioni, costruisce, esplora, entusiasma e contagia la platea che non può più smettere di muovere il piede a ritmo e non può contenere la risata. Continui cambi di senso, libere associazioni, giochi e suggestioni si snodano attorno ad un unico tema, la musica, in un’imprescindibile chiave, quella comica. Un trio irrefrenabile per più di due ore di puro divertimento, virtuosismo musicale e comicità, che trova la sua naturale realizzazione in uno spettacolo dinamico e irriverente, una follia musicale spumeggiante e coinvolgente.