E’ scattata dall’altro ieri, primo luglio, la fase di attenzione contro gli incendi boschivi decretata dalla Regione.
Anche la Provincia di Piacenza si schiera, con uomini e mezzi, per la prevenzione dei roghi che nel nostro territorio vedono l’ alta Valtrebbia e l’ alta Valnure come aree particolarmente sensibili.
Questa mattina in sala Perlasca è stato presentato il piano di prevenzione messo in atto dall’ ente di via Garibaldi dall’ assessore provinciale alla Protezione Civile, Massimiliano Dosi, assieme al geologo del Servizio Protezione civile della Provincia Fabrizio Marchi, ai volontari del Coordinamento volontariato Protezione civile di Piacenza guidati da Leonardo Dentoni e al rappresentante dei Vigili del Fuoco, il Vice Comandante Provinciale, Ing. Francesco Scrima e di Gianni Rainieri in rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato.
Dal 2000 l’attività di antincendio boschivo è competenza delle regioni e in Emilia-Romagna è stata demandata alla Protezione Civile e si concretizza attraverso attività di prevenzione, finalizzate ad impedire l’evento od a sedarlo prima che diventi significativo, e attività di protezione, cioè di intervento diretto sull’incendio.
Per la stagione 2013 sono abilitati ad operare sul fronte del fuoco 55 Volontari, 23 i Volontari abilitati all’avvistamento ai quali si aggiungono numerosi altri volontari a supporto come autisti e logisti. In autunno alcuni di questi parteciperanno in autunno al nuovo corso per volontari AIB (Anti Incendio Boschivo).
A queste forze si affiancano i mezzi in dotazione, i sei Land Rover con moduli antincendio e l’ autocarro con cisterna che quest’anno si arricchiranno di ulteriori equipaggiamenti: una vasca autoportante da 3000 litri per la raccolta di acqua in zone particolarmente impervie, 3 motoseghe, 4 soffiatori, un decespugliatore e due potatori che saranno utili soprattutto nelle attività preventive.
La superficie boscata del territorio provinciale ammonta a circa 63.000 ettari, di cui 60.000 ricadenti in area collinare e montana. Le vallate piacentine raggiungono indici di boscosità tra i più elevati a livello regionale: 51% (28.523 ettari) della superficie delle Valli Tidone e Trebbia e 50% (31.549 ettari) delle Valli Nure e Arda. Dall’esame delle statistiche si può osservare che gli incendi hanno colpito principalmente l’alta Val Nure e si sono manifestati principalmente nel trimestri febbraio-aprile (83% del totale) e giugno-settembre (10% del totale) a testimonianza che non bisogna mai abbassare la guardia. Tuttavia il territorio piacentino gode di una situazione di privilegio rispetto ad altre aree del paese e a regioni limitrofe come la Liguria, colpite ogni anno da tanti e gravi incendi boschivi.
Dall’ 11 al 18 luglio, inoltre, 11 volontari della provincia di Piacenza, assieme a colleghi provenienti dal Friuli, parteciperanno al servizio AIB in Puglia, nel territorio del Gargano. Un gemellaggio che serve a noi per conoscere meglio altre realtà e alle regioni del meridione, che hanno iniziato un po’ più tardi questo tipo di attività antincendio e per portare ai volontari pugliesi la nostra esperienza.
Come ha sottolineato poi Gianni Rainieri, gli incendi boschivi si ripropongono annualmente ma sono estremamente variabili in relazioni alle condizioni meteo. Nella prima parte dell’ anno, a causa delle abbondanti precipitazioni, il momento è stato sfavorevole ai roghi ma la grande disponibilità di acqua ha favorito lo sviluppo dei boschi con la conseguente disponibilità di materiale combustibile.
Alla fase di attenzione seguirà, dalla fine di luglio alla fine di agosto, il periodo di grave pericolosità per gli incendi boschivi che inasprisce le sanzioni per chi causa un incendio.
In questo periodo non sarà possibile accendere nessuna fiamma a una distanza inferiore a 200 metri dal fronte del bosco. Le sanzioni previste dalla legge 353/2000 sono estremamente pesanti e possono andare dai 2000 euro di multa, per la sola accensione del fuoco a distanza inferiore ai 200 metri, fino al penale, in caso si scateni un incendio, con l’applicazione dell’ art. 423bis del codice penale con l’ arresto in flagranza di reato.
Importantissimo l' apporto di chiunque avvisti un incendio o anche solo del fumo provenire dai boschi, in questo caso è necessario chiamare i Vigili del Fuoco al 115 oppure il Corpo Forestale dello Stato al numero 1515.