Processo Filosa, parla il pm: “Giro di tangenti in cambio di favori”

Udienza clou nell'ambito del processo Filosa arrivato alle battute finali.

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Alla presenza immancabile del principale imputato, Alfonso Filosa, ex direttore dell'ufficio provinciale del lavoro di Piacenza sotto accusa per corruzione e concussione, sono stati sentiti due dei tre testimoni per i quali il tribunale aveva disposto l'accompagnamento coattivo: l'imprenditore Luciano Arici, titolare della Lpr di Rottofreno, e Michele Bricchi, dirigente della Cna e professore della Cattolica. Quest'ultimo, a dire il vero, assente nelle scorse udienza per motivi di salute: si era sentito male proprio di fronte al tribunale quando doveva testimoniare ed è poi stato ricoverato tre settimane. Ancora assente Giuseppe Tucci, consulente del lavoro di Milano, sulla cui testimonianza hanno insistito i difensori di Filosa ma che il collegio presieduto da Italo Ghitti ha ritenuto superflua e ha quindi disposto di annullarla. Sia Arici sia Bricchi hanno confermato di conoscere Filosa per motivi professionali ma, in linea con le testimonianze delle scorse udienze, hanno affermato di non aver mai ricevuto richieste di denaro da parte sua né di aver sentito di circostanze del genere.

Il pm Antonio Colonna ha poi chiesto l'interrogatorio di Filosa il quale ha acconsentito. «Non ricordo di aver mai conosciuto Morgan Fumagalli» ha detto Filosa, riferendosi all'imprenditore milanese coimputato per corruzione nel processo che nella scorsa udienza aveva puntato il dito contro l'ex direttore del lavoro accusandolo di avergli chiesto soldi, da lui pagati, per evitare guai all'azienda.

E' poi toccato al pubblico ministero che ha iniziato la sua requisitoria. Una lunga ricostruzione partendo dalle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Filosa in fase di indagini preliminari: tutta questa vicenda è motivata dall'odio che avrebbero avuto alcuni carabinieri dell'ispettorato del lavoro nei suoi confronti. Ha poi proseguito anche nel pomeriggio ripercorrendo il quadro accusatorio episodio per episodio. Un quadro che secondo il pm non lascia spazio ai dubbi: l'ex direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro sarebbe stato al centro di un giro di tangenti in cambio di favori ad imprenditori.

L'udienza è poi stata sospesa e riprenderà, con la parte finale della requisitoria, l'11 luglio. Alle difese toccherà il 18 luglio. Quindi la sentenza.