“La Provincia – interviene l'assessore provinciale all'Agricoltura e alla tutela faunistica Manuel Ghilardelli sui recenti casi di danni da animali selvatici nei terreni agricoli – segue da vicino e monitora costantemente il fenomeno dei danni provocati dalla popolazione di cinghiali presenti nel Piacentino. Si fa presente che da alcune settimane sono in corso, e altri sono già in programma, incontri serrati con il Parco del Trebbia: la volontà è quella di salvaguardare gli agricoltori da ulteriori pesanti danneggiamenti. Ricordo a tal proposito che nelle scorse settimane è diventato attivo il nuovo gruppo Uncc (Unione nazionale cacciatori cinghialai) della provincia di Piacenza che intende creare una vera unione di soggetti che operano nel settore della caccia al fine di collaborare su diversi aspetti, a partire dalla conciliazione tra le esigenze del mondo venatorio e del mondo agricolo. La nuova associazione, che ho incontrato nelle scorse ore, ha ribadito la propria disponibilità per la realizzazione di importanti interventi nell’ambito della risoluzione dei problemi legati sopratutto alla presenza di cinghiali nei terreni agricoli con riferimento particolare alla selezione e agli abbattimenti: la strada intrapresa è dunque sicuramente positiva.
Ricordo infine che la recente revisione del protocollo operativo per l'effettuazione di interventi di controllo del cinghiale, che era entrato in vigore il 28 dicembre 2012, consente un ulteriore snellimento delle procedure burocratiche e la conciliazione delle esigenze del mondo agricolo e di quello venatorio: gli agricoltori che intendono fare domanda di autodifesa (in caso di danneggiamento delle colture da parte degli animali) potranno contare su tempi ristretti per l'attivazione delle procedure: gli Atc avranno infatti al massimo 24 ore di tempo per fornire un riscontro alla richiesta. Infine, nell'ambito della revisione del Piano faunistico venatorio provinciale si cercherà di trovare ulteriori strumenti gestionali per far fronte al problema”.