E’ ancora vivissimo il ricordo in tutti i piacentini che nel 2011, nell’ambito del Festival del Diritto parteciparono all’ incontro con l’ astrofisica Margherita Hack che in un gremito salone di Palazzo Gotico parlò del cielo stellato sopra di noi. La lectio magistralis è stata bisssata lo scorso anno, assieme all’ attore Giulio Scarpati (Un medico in famiglia) sotto il cielo di Veleia.
Oggi la signora delle stelle è tornata tra gli astri che ha studiato, da terra, con il suo telescopio. La scienziata si è spenta all’ ospedale di Trieste nella notte all’ età di 91 anni, compiuti il 12 giugno scorso. Era ricoverata nel nosocomio della sua città adottiva da una settimana, a causa di problemi cardiaci.
Una perdita incolmabile per la scienza che nella Hack vedeva una vera e propria icona: prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione anche,recentemente, attraverso programmi televisivi rivolti a bambini e ragazzi ai quali ha spiegato con estrema semplicità, i più remoti segreti del cosmo. Quella stessa semplicità che, chi scrive, ricorda nel corso dell’ incontro a Palazzo Gotico, quando per parlare dell’ espansione dell’ universo lo paragonò a una una torta che lievita, con le noccioline sopra che si allontanano le une dalle altre.
La Hack era molto conosciuta anche per la sua attività sociale e politica. Atea, contraria a ogni forma di superstizione e a ogni affermazione sul “paranormale” è stata presidente onorario dell’Unione degli atei e candidata con il Partito dei Comunisti Italiani ottenendo, nel 2006 anche l’ elezione alla Camera ma rinunciando al seggio.
La Hack lascia il marito Aldo, anch’egli ultra 90 enne, con il quale era sposata da 70 anni. Il giorno del matrimonio, racconta chi le è stato vicino per una vita, è stato il primo e l’ ultimo giorno nel quale Margherita è entrata in una chiesa.