Centrale di Sarmato, firmato un protocollo per ricollocare i lavoratori

E' stato siglato questo pomeriggio presso la sala Perlasca, in Provincia, un protocollo d’ intesa tra  Sogin, la Società di Stato che si occupa della bonifica dei siti nucleari e della messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, le organizzazioni sindacali Cgil Filctem, Cisl Flaei e Uil Uiltec ed Edison per individuare i possibili sviluppi professionali del personale proveniente dalla centrale di Edison Spa di Sarmato. 

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La centrale termoelettrica, di tipo turbogas a ciclo combinato cogenerativo, è stata costruita negli anni '90 e nel 2004 ha subìto un intervento di potenziamento. In estate sarà “messa in conservazione”, cioè sospenderà la propria attività unitamente agli impianti di Jesi (AN), Sulmona (AQ) e Porto Viro (RO), nell' ambito di un progetto ENEL che prevede circa 3500 esuberi in tutta Italia.

Per i dipendenti sarmatesi, ad aprile, si erano aperte le porte della cassa integrazione ma oggi per loro si prospetta la strada della formazione e del ricollocamento nelle unità produttive di Sogin che a Caorso può vantare un fiore all’ occhiello della formazione nazionale in ambito nucleare con la Scuola Italiana di Radioprotezione

A coordinare i lavori di oggi l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo che, nel mese di aprile, aveva convocato un vertice istituzionale con le aziende del settore energetico che operano sul territorio per discutere della possibile ricollocazione del personale della centrale termo-elettrica di Sarmato. Nel corso dell'incontro, Sogin si era resa disponibile a valutare i profili dei dipendenti Edison di Sarmato in cassa integrazione per l'avvio di attività di formazione e di un successivo ricollocamento. 

Il protocollo siglato oggi prevede un percorso formativo articolato in 400 ore di formazione tecnica in aula e 600 ore di formazione on the job e l’opportunità di valorizzare il ruolo della Scuola Italiana di Radioprotezione, Sicurezza e Ambiente di Sogin nell'ambito della riqualificazione professionale. 

Al termine del percorso formativo, Sogin, compatibilmente con il suo Piano di Sviluppo, offrirà la possibilità di un inserimento nelle sue diverse unità produttive.

“Nonostante il settore dell'energia, che ha risentito complessivamente un po' in ritardo degli effetti della crisi economica in atto, sia alle prese con le difficoltà legate al delicato momento – ha detto l'assessore provinciale al Lavoro Paparo – è stata trovata una soluzione in grado di fornire una risposta concreta ai lavoratori della centrale termoelettrica. Ringrazio Sogin, le parti sociali e tutti i soggetti coinvolti, che, in un clima di grande collaborazione, hanno saputo fare quadrato e attivare un intervento importante”. 

“Con l’intesa di oggi – ha dichiarato Luca Cittadini, direttore Risorse Umane e Organizzazione di Sogin – la Società ha concretamente posto le basi per una riqualificazione del personale del settore termoelettrico verso le figure professionali necessarie per la bonifica dei siti nucleari e la gestione dei rifiuti radioattivi, grazie alla capacità della propria Scuola di Formazione, centro di eccellenza nel nostro Paese. Il tutto in un’ottica di contenimento dei costi e di accrescimento delle competenze, fondamentale per accelerare le attività di bonifica dei siti nucleari in Italia e partecipare al mercato internazionale di questo settore, che nei prossimi anni avrà una crescita significativa con la chiusura in Europa e nel mondo di molti impianti nucleari”. 

Soddisfatti della sigla dell'intesa anche Stefano Giudici (Edison),  Floriano Zorzella (Cgil), Giancarlo Barbieri (Cisl), Fabrizio Pelosi (Uil) e il sindaco di Sarmato Anna Tanzi, che hanno ribadito “l'importanza dell'impegno comune delle istituzioni e di tutti i soggetti per la garanzia di una soluzione efficace ed eccezionale a vantaggio dei lavoratori”. Il primo citadino di Sarmato ha rimarcato ai nostri microfoni la drammatica situazione occupazionale del territorio con 305 persone che hanno chiesto il supporto del centro per l' impiego. Si tratta di un numero rilevante su una popolazione di 3000 abitanti.

Per Zorzella si tratta di una soluzione molto positiva per il territorio, arrivata grazie a una sinergia tra le aziende del settore, le istituzioni e il sindacato. Dal punto di vista del sindacato abbiamo chiesto se si vede una via d'uscita dalla crisi e per il rappresentante della CGIL "purtroppo ancora non si vede la luce in fondo al tunnel ma queste soluzioni – ha proseguito Zorzella – rappresentano un segnale incoraggiante e positivo sul quale continuare a insistere".

Soddisfazione è stata espressa anche dall’ On. Paola De Micheli che in un comunicato stampa esprime grande soddisfazione per la soluzione positiva della vertenza Edison, conclusa con un accordo che offre una nuova e concreta possibilità di impiego per i lavoratori di Sarmato.

“Un accordo costruito sul territorio che garantisce il mantenimento dell'occupazione è certamente una buona notizia – ha affermato la parlamentare piacentina – in tempi di crisi come quelli che stiamo attraversando. Alla sua sottoscrizione – per il quale mi sono personalmente spesa – hanno concorso una serie di fattori importanti, uno di questi è lo stretto rapporto e la collaborazione tra le istituzioni locali, i sindacati e le aziende coinvolte Edison e Sogin”. “Voglio ringraziare – conclude la De Micheli – in particolare l'azienda Sogin per aver dimostrato lungimiranza e grande disponibilità in tutti gli incontri avvenuti, elementi indispensabili per arrivare alla soluzione positiva di questa vicenda”.