E’ andata male al maldestro rapinatore che in un caldo pomeriggio del 24 giugno scorso ha avuto la malaugurata idea di tentare una rapina alla tabaccheria Milani di via Campagna. Ha fatto il suo ingresso nell’esercizio e, armato di un coltello da cucina, ha raggiunto il proprietario al di là del bancone. Brandendo la lama ha minacciato il titolare, un piacentino di 38 anni, intimandogli di consegnare l’incasso. Il 38enne, per nulla intimorito, ha preso bene la mira e con un forte pugno ha colpito il braccio con cui il malvivente reggeva il coltello, facendogli cadere l’arma. Dopodiché, con un violento spintone, il titolare della tabaccheria ha messo a tappeto il rapinatore che a quel punto ha preso la decisione più sensata: ha inforcato la bicicletta, parcheggiata sul marciapiede, ed è fuggito con la coda tra le gambe. Ora la polizia sta cercando di individuare l’autore del goffo tentativo di rapina.
LA TESTIMONIANZA DEL CORAGGIOSO FILIPPO MILANI
E' parso sereno e sollevato Filippo Milani, trentottenne titolare di una tabaccheria in via Campagna che questa mattina ha sventato un tentativo di rapina nel proprio esercizio. A tentare il colpo un italiano di quarant'anni a volto scoperto – ha spiegato Milani – che si è introdotto con circospezione nella tabaccheria, raggiunta in bicicletta. "In quel momento ero solo all'interno della tabaccheria, quando ho visto entrare un uomo sulla quarantina che, senza mai aprir bocca, si guardava intorno con fare sospetto. Non immaginavo che fosse armato. Mi sono voltato un attimo e quando l'ho visto venire verso il bancone ho fatto un passo per bloccargli la strada verso la cassa. A quel punto l'uomo ha portato le mani a una tasca e quando ho visto che tirava fuori qualcosa l'ho colpito d'istinto dandogli un pugno sul braccio. Non mi ero accorto che stesse brandendo un grosso coltello da cucina, con una lama di trenta centimetri. Ma dopo il colpo ricevuto il coltello gli è caduto e allora mi ha messo le mani al collo. Fortunatamente sono riuscito a buttarlo a terra e, una volta rialzatosi, imprecando, è uscito, ha inforcato la bici e si è dileguato".
Dopo l'arrivo della prima pattuglia, Milani si è recato in questura dopo gli sono state mostrate foto segnaletiche di pregiudicate per giungere all'identificazione dell'aggressore. "Se lo vedessi in giro per strada lo riconoscerei certamente -.ha commentato – anche perchè mi era sembrato di averlo già visto nei dintorni qualche giorno fa, ma tra quelle foto lui non c'era". La polizia, che ha preso in consegna il coltello, prosegue le indagini.