Il Festival Beat scalda i motori. Prenderà il via oggi e continuerà sino a domenica, a Salsomaggiore Terme, la kermesse dal sapore squisitamente 60's più longeva ed amata d’Europa. Che approda alla sua ventunesima edizione come se fosse la prima: sulle ali dell’entusiasmo, ma con un’esperienza acquisita sul campo che gli consente di sfoderare un cartellone coi fiocchi, di quelli che i garage-maniacs si sognano di notte.
Qualche nome? I Fuzztones di Rudi Protrudi, sul palco sabato 29 giugno, che cedono a una corte durata vent’anni e finalmente si presentano sul palco di Salsomaggiore nientemeno che con James Lowe, voce dei leggendari Electric Prunes. O ancora i titolari del migliore rock’n’roll show del momento: Jim Jones Revue, londinesi con gli MC5 nel cuore, nella mente e nei muscoli. Oppure Arthur Brown, che si esibirà venerdì 28 giugno, veterano che ha scritto pagine memorabili nella storia del rock dagli anni sessanta ad oggi.
Cinque, dicevamo in principio, le giornate di musica che trasformeranno la cittadina termale in un’autentica cittadella beat. La prima, quella di domani (mercoledì 26 giugno), inizierà alle 18, con l'aperitivo al Desireè (Largo Roma) e proseguirà, alle 20, al Bar Haiti (via Milano-angolo Piazza Brugnola) dove, alle ore 22, si esibiranno i Rookies e gli Electric Shields; la serata si concluderà nella taverna dell'hotel Cantuccio "Cavern" con l'after live allnight party. Anche le giornate di giovedì e domenica animeranno il centro cittadino accendendo i riflettori altre band che hanno fatto del garage la loro filosofia ovvero gli italiani Kaams, Last Killers, De Custis, i danesi Youths e gli spagnoli Hollywood Sinners (il cartellone con orari e location dei concerti è consultabile sul sito www.festivalbeat.net ).
Le serate di venerdì e sabato si terranno, invece, nell'area live di Ponte Ghiara (raggiungibile da Salsomaggiore con un bus navetta gratuito attivo per le intere nottate). Oltre ad Arthur Brown, venerdì (ingresso 15 euro), saliranno sul palco i Cyborgs, i messicani Los Infierno e le tedesche Mentalettes; sabato (ingresso 20 euro) insieme a Fuzztones e Jim Jones Revue la leggenda romana del garage anni ’90, Head and the Hares. Le nottate proseguiranno al ritmo dei dischi dei migliori dj del genere europei che renderanno la pista bollente.
Non solo musica. Festival Beat significa anche feste in piscina, expò del vintage (allestito nell'area live di Ponte Ghiara), concerti al Devil’s Den Pub dei Senzabenza e dei Tough. Sabato 28, alle 18, al Cafè Desireè di Largo Roma si terrà anche la prima del documentario “Che il mio grido giunga a te” di Paolo Fazzini che testimonierà il diffondersi della messa beat nei mid 60′s italiani.