Questa mattina, a Piacenza, presso la Caserma Luigi Galli, la Guardia di Finanza di Piacenza ha celebrato il 239° anniversario della fondazione del Corpo. Quest’anno la commemorazione, in forma breve e con la partecipazione di una rappresentanza dell’A.N.F.I., era ristretta ai soli militari appartenenti al Corpo ed improntata nel segno della sobrietà. L’anniversario, tuttavia, costituisce l’occasione per tracciare un bilancio sui risultati conseguiti dalle Fiamme Gialle piacentine nei primi cinque mesi del 2013.
Il perdurare della crisi economico – finanziaria, sia nazionale che internazionale, impone al Corpo della Guardia di Finanza di assumere un ruolo sempre più strategico ed fondamentale per il nostro Paese. Nei primi mesi del 2013 le aree di intervento prioritarie per il Corpo sono state:
– il rafforzamento delle lotta ad ogni forma di evasione ed elusione fiscale;
– il potenziamento del contrasto a forme illecite che aggravano il bilancio della spesa pubblica nazionale e comunitaria.
Nel periodo “gennaio – maggio 2013”, la Guardia di Finanza di Piacenza ha eseguito 30 verifiche fiscali, proseguendo l’impiego di risorse nel contrasto all’economia sommersa e scoprendo finora 20 evasori totali e 5 evasori paratotali distribuiti tra i vari settori di attività. E’ stata rilevata, sinora, una sottrazione di base imponibile di oltre 42 milioni di euro mentre l’Iva evasa è stata superiore a 10 milioni di euro.
I reati fiscali accertati nel periodo gennaio – maggio 2013 sono stati 30 per i più svariati delitti tributari, dalla “omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA”, all’”emissione di fatture per operazioni inesistenti” dalla “dichiarazione fraudolenta”, all’ “occultamento o distruzione delle scritture contabili”.
Sul fronte del sommerso da lavoro, nel corso degli ordinari controlli e durante specifici interventi a massa, sono stati scoperti 277 lavoratori irregolari, dei quali 17 dipendenti cosiddetti “in nero” e 260 dipendenti “in grigio”.
Nei primi 5 mesi del 2013 sono state complessivamente constatate indebite percezioni di finanziamenti pubblici a carico del bilancio nazionale e locale, e della spesa previdenziale, per oltre 260mila euro, e controlli sull’erogazione di contributi pari a 552mila euro.
Nel settore dei Mercati dei Capitali, continua l’impegno del corpo a contrasto al riciclaggio, alla circolazione di banconote false, all’usura, nonché allo sviluppo di segnalazioni per operazioni sospette divenuto strumento fondamentale per il contrasto a tutti i fenomeni illeciti a carattere economico-finanziario.
Complessivamente l’attività ispettiva delle fiamme gialle piacentine si è concretizzata con l’esecuzione di provvedimenti di sequestro di:
– circa 300mila di euro in denaro;
– 1 unità abitative per un valore complessivo pari a circa 67mila euro;
– Sequestri di prodotti in genere per oltre 370mila euro.
Inoltre sono stati proposti il sequestro di beni immobili e di beni mobili registrati per circa 900mila euro.
La base imponibile ai fini Imposte Dirette, recuperata a tassazione attraverso lo strumento delle adesioni ai verbali di constatazione è stato pari ad € 294.467.
Controlli strumentali: sono state effettuate 958 ispezioni sul corretto rilascio degli scontrini e delle ricevute fiscali (le mancate emissioni da parte degli esercenti sono risultate 333 pari al 34,61%).
Va sottolineato, inoltre, l’impegno dell’aliquota piacentina dei Baschi Verdi, che ha concorso a mantenere l’ordine e la sicurezza pubblica durante le manifestazioni di protesta “NO TAV” verificatesi in Val di Susa ed in numerosi avvenimenti sportivi.
"LA CRISI? PER LA MAGGIOR PARTE DEGLI EVASORI SOLO UNA SCUSA"
“La crisi che sta attanagliando tutta Italia si sente anche a Piacenza, però mi rifiuto di pensare che ci siano persone che evadono o eludono le tasse solo perché c’è la crisi” commenta il comandante della Guardia di Finanza Maurizio De Panfilis. “A causa della crisi economica c’è sicuramente una parte di cittadini che fatica a pagare le imposte, però si parla di una piccola percentuale. In realtà per la maggior parte degli evasori la crisi è solo una scusa, quindi non ci sarà nessuno sconto per chi non paga le imposte pur avendo la possibilità di farlo”.
“Dal punto di vista della regolarità fiscale Piacenza si trova nella media nazionale – continua De Panfilis – vale a dire che dalla grande evasione fino allo scontrino non emesso dai negozianti si parla di un 33% di irregolarità”.
Anche la Guardia di Finanza deve fare i conti con problemi di organico e carenze tecniche: “Sicuramente se avessimo un maggior numero di uomini e mezzi saremmo in grado di ottenere maggiori risultati e rendere più efficace il nostro operato, però sappiamo che il momento è critico dal punto di vista economico, quindi compensiamo le carenze numeriche con il nostro impegno”.
OLTRE 1500 CAPI D’ABBIGLIAMENTO SEQUESTRATI DONATI ALLA PARROCCHIA DELLA SACRA FAMIGLIA
A margine della cerimonia la Guardia di Finanza ha donato 1500 capi d’abbigliamento sequestrati nel corso di un’operazione alla parrocchia della Sacra Famiglia. “Generalmente la merce sequestrata è destinata alla distruzione – spiega il comandante De Panfilis – in questo caso però ci siamo trovati di fronte ad abiti di ottima fattura e di marca: abbiamo pensato che fosse più utile donarli a chi ne ha bisogno piuttosto che distruggerli”.
Visibilmente commosso don Angelo della Sacra Famiglia: “Non credevamo ai nostri occhi quando abbiamo visto la quantità e la qualità di questa merce. In parte verrà esposta sul prossimo banco di beneficenza che sarà organizzato a settembre e il cui ricavato verrà impiegato per sostenere le adozioni a distanza e le missioni in Brasile. In parte però questi abiti saranno donati alle famiglie bisognose della parrocchia che ogni giorno vengono a bussare alla nostra porta in cerca di aiuto. Si tratta non solo di famiglie straniere: ormai sono tanti anche gli italiani che chiedono il nostro supporto economico”.