Protesta sulla torre faro a Milano, un anno dopo diventerà un cortometraggio

La protesta dei dipendenti dei treni notte licenziati, saliti nei mesi scorsi sulla torre faro di Milano, diventerà un cortometraggio. Tra loro erano presenti anche due piacentini, tra i primi a salire sul presidio permanente ancora oggi attivo. Si tratta di Oliviero Cassini e Carmine Rotatore. A realizzarlo Evelina Santercole, precaria ma figlia di Gino, nipote di Adriano Celentano e Anna, sorella di Claudia Mori. Non si fermano qui, però, i sostegni di rilievo all’opera. Ai filmati hanno infatti collaborato anche il premio Nobel, Dario Fo e il Fatto Quotidiano che ha messo a disposizione il materiale girato in quei giorni dalla giornalista Elisabetta Reguitti.

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“Tutto nasce un giorno leggendo l’articolo che parlava di Oliviero Cassini, sceso dalla torre per tornare dalla sua bambina – racconta l’autrice -. Ho sentito che dovevo conoscere quelle persone e sono partita per Milano”.

Entusiasta del progetto proprio Cassini, che abbiamo contattato: “Un lavoro importante, soprattutto perché quando i riflettori iniziano ad essere spenti bisogna comunque continuare a tenerli accesi su un diritto, sancito dalla Costituzione, alla mobilità”.

Nonostante l’ultimo dei dipendenti sia sceso, Stanislao Focarelli, esattamente un anno fa, la vertenza è ancora in corso: “Ben venga il progetto, che permette di tornare a parlare dei tagli al welfare. E’ una bella notizia anche se il presidio continua. Alcuni ragazzi non sono ancora rientrati. Lo faranno come lavoro interinale, per 2-3 mesi, ma ci deve essere una chiara volontà politica – ha spiegato il piacentino, simbolo della protesta -. I treni notte sono un bene comune per i cittadini. I più deboli, in particolare,  che ne usufruiscono. Lo Stato si deve fare carico della libertà di spostarsi su treni che uniscono l’Italia”.