Incinta di sette mesi sorpresa rubare di notte nella piscina comunale di Cadeo

Domenica di sole estivo e quindi di incassi notevoli per le piscine piacentine. Incassi particolarmente allettanti per le bande di ladri che già la notte successiva hanno tentato di approfittarne. E' andata male, però, a quattro giovani romeni che nella notte tra domenica e lunedì hanno svaligiato il bar della piscina comunale di Cadeo: sono stati colti sul fatto dai carabinieri del radiomobile di Fiorenzuola che li hanno arrestati con l'accusa di furto aggravato in concorso. Si tratta di due uomini e due donne, di cui una incinta al settimo mese, tutti residenti a Piacenza e tutti finora incensurati: Ana Maria Branaru di 20 anni, Ovidiu Marius Ungureanu di 21, Adelina Simion di 23 anni, Jonut Codrut Bustean di 19.

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Particolare curioso: nel baule della Fiat Punto che hanno usato per andare a Cadeo c'erano tre passamontagna, un cutter e un coltello da cucina; armamentario più da rapinatori che da ladri d'appartamento. In tribunale però dovevano rispondere del furto di bottiglie, gelati, bibite e merendine: tutto quello che sono riusciti a trovare nel locale in questione, messo completamente a soqquadro.

Il pm Giulio Massara e l'avvocato difensore Domenico Santacroce si sono accordati con un patteggiamento a otto mesi di reclusione, pena sospesa con la condizionale visto che tutti erano incensurati.Il giudice Italo Ghitti ha applicato la pena e ha rimesso in libertà i quattro giovani.

 

LE INDAGINI DEI CARABINIERI DI FIORENZUOLA PROSEGUONO

Sul fatto sono intervenuti anche i carabinieri di Fiorenzuola che hanno effettuato l’arresto. Il ritrovamento di passamontagna e oggetti atti all’offesa nell’auto dei quattro ha spinto i militari dell’Arma a continuare le indagini: “Stiamo cercando di capire se abbiano effettuato colpi anche in passato – spiega il capitano Emanuele Leuzzi, comandante dei carabinieri di Fiorenzuola – prendendo in esame soprattutto i luoghi monitorati da telecamere di sorveglianza, la presenza delle quali giustificherebbe l’utilizzo dei passamontagna”.

L’arresto, effettuato in tempi brevi, è stato possibile grazie agli occhi e alle orecchie vigili dei residenti della zona, i quali, sentendo rumori sospetti e vedendo armeggiare i quattro individui, hanno subito chiamato il 112: “Ancora una volta è stata fondamentale la collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine – continua Leuzzi – solo se l’attenzione dei cittadini resta alta è davvero possibile intervenire con tempestività”.

Un colpo che, come tanti altri in passato, è stato favorito dalla conformità stradale della Valdarda, come conferma sempre Leuzzi:

“Il nostro territorio risulta essere terreno fertile per i malintenzionati perché sono numerose le vie d’uscita. Basti pensare che abbiamo tre uscite autostradali grazie alle quali è facile entrare in azione e far perdere le proprie tracce”.