Cuccarini, la più amata dagli italiani: “Ho sposato subito Progetto Vita”

Quindici anni di Progetto Vita festeggiati questo pomeriggio nella cornice dell'Auditorium Sant'Ilario, nel memoriale dedicato al compianto Maurizio Saltarelli,  alla presenza del presidente dell'associazione Cuore di Piacenza Daniela Aschieri, del padre fondatore di progetto vita Alessandro Capucci e delle autorità che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza all'iniziativa, dal sindaco Paolo Dosi al prefetto Antonino Puglisi e i rappresentanti delle forze dell'ordine. Ospite d'eccezione Lorella Cuccarini  da ormai vent'anni con trenta ore per la vita all'opera in tema di solidarietà attiva. Oggi alla città di Piacenza la Cuccarini ha donato un defibrillatore alla scuola materna di Sant'Antonio.  Un percorso, quello di Progetto vita, la Onlus che ha fatto di Piacenza un modello di cardioprotezione in tutta Europa,  caratterizzato da tanti ostacoli ma anche da tante soddisfazioni e vite salvate. Per la dottoressa Aschieri, la grande affluenza di oggi dimostra affiatamento tra città e progetto. "Io rappresento solo un' immagine ma sono i volontari la vera anima di questa battaglia che cerchiamo di svolgere contro l'arresto cardiaco". A seguire e' intervenuto il prefetto Antonino Puglisi: "Quando sono arrivato a Piacenza non sapevo nulla di progetto vita ma da quando ho conosciuto la Aschieri ho sposato immediatamente il progetto. Siamo la città più cardioprotetta del mondo. Avere un defibrillatore nell'arco di cinque minuti fa la differenza tra la vita e la morte. Morosini è morto in campo a Livorno perchè non c'era il defibrillatore. Pochi giorni dopo alla Vittorino di Piacenza un uomo che giocava una partita di calcio amatoriale, colpito da arresto cardiaco, è stato salvato perchè c'era". Elogi anche da parte del sindaco Dosi: "Come comunità piacentina siamo chiamati a riconoscere che è  cresciuta una cultura della sensibilità nella nostra città. Moltiplicata come un virus positivo una sensibilità che i piacentini non pensavano nemmeno di avere. Se pensiamo all'adunata dove per la prima volta è stata sperimentata l'importanza della de fibrillazione ambulante e al Bovo-day, un evento drammatico che ha generato nuova vita, mi rendo conto di quanto sia aumentata la sensibilità della nostra comunità. Ringrazio Cuccarini che da ulteriore prestigio a questa iniziativa con le sue opere concrete e senza troppi clamori. La stessa Cuccarini ha manifestato i propri apprezzamenti per un città che costituisce un'oasi felice nel campo della cardioprotezione italiana: "Il nostro paese è ancora molto indietro rispetto al tema della de fibrillazione precoce. In questo ambito Piacenza è un modello da imitare. I dati dicono che su 100 persone colpite da arresti cardiaco a Roma se ne salvano due, a Piacenza 35. Pochissimi gli esempi virtuosi in Italia e tanta la strada ancora da fare. Nostra grande scommessa e quella di poter effettuare una rete di monitoraggio di tutti i defibrillatore presenti in Italia". A seguire, la consegna di 5 nuovi defibrillatori per la provincia di Piacenza, precisamente alla stazione dei carabinieri di Cortemaggiore da parte dell'Avis di Besenzone, a due impianti sportivi e a un taxi di Piacenza, il primo in Italia che potrà disporre di questo strumento salvavita e la premiazione dei rappresentanti delle forze dell'ordine e dei civili per l'impegno profuso in questi anni a favore del progetto.

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Tra i primi, il questore Calogero Germanà, i comandanti provinciali dei carabinieri Paolo Rota Gelpi, della guardia di finanza Maurizio De Panfilis, della polizia municipale Renza Malchiodi, dei vigili del fuoco Francesco Martino, della polizia stradale Mabj Bosco e della polizia provinciale Angelo Lanza.

Tra i secondi Massimo Fornaciari e Francesco Carini, ai militi della pubblica Assistenza Valtidone Claudio Brizzolari e Nicoletta Bianchi, ai vigili del fuoco Pier Luigi Pezzini, Fabio Giovannelli, Pieluigi Pozzi, Stefano Di Pietro, Simona Molinelli, agli operatori del 118 Carla Boselli e Fabio Mozzarelli per la rianimazione di Enrico Badavelli; ai militi della Croce Rossa Italiana Franco Gozzi e Michele Gorrini e all’operatrice del 118 Monica Merli per il soccorso a Gian Pietro Ferrari; ai militi della Cri Gabriele Salvini e Camillo Barbieri e agli operatori del 118 Cristina Alberti e Emanuela Sala per il soccorso a Giovanni Emanueli Pagani; alla volontaria della Croce Bianca Cristina Bolzoni e ai militi della Cri Michele Pagani, Stefano Chiappa e Fiorenza Loccardi che hanno soccorso Andrea Castignoli; a Valentina Pelizzoni, Giacomo Arselli e Vincenzo Ollio per il soccorso a Gianfranco Galvani; alla pattuglia della polizia municipale composta da Flavio Grassi e Francesco Vommaro, ai militi della Croce Bianca Alberica Barattieri e Alessandro Vitali per il soccorso all’alpino Gino Benedetti.

Tra i premiati anche tanti operatori del 118: Davide Rivi, Federica Caron, Andrea Santi, Antonella Bego, Gino Bosi, Renzo Donzelli, Massimo Vaga, Claudio Marchini, Lanfranco Morelli, Sabrina Brugna, Alessandra e Antonio Agosti, Francesco Carini, Raffaele Donzelli, Antonio Cavanna, Roberto Costa, Davide Raggi e Paolo Metti.

E ancora, menzione di merito per i soccorritori non professionisti Gabriele Valorosi della Cri, per il comandante Paolo Giovannini, per i carabinieri di Pianello Michele Piscitelli e Carlo Alberto Benvenuto, oltre che per Vittorio Travini e Marco Bergonzi.

Premio “Cavalieri del cuore” consegnato a Domenico Parrello, Michele Colasanto e Giovanna Mariotti della Polizia. Mauro Cordani e Arturo Marchionni, invece sono stati nominati volontari dell'anno.