Arcelloni Tennis Stadium, alla Nino Bixio le leggende Pietangeli e Pericoli

Inaugurato il nuovo impianto sportivo dedicato al tennis alla Nino Bixio. Un’inaugurazione molto speciale alla presenza di due storici campioni della disciplina, Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli. Un impianto dedicato al dottor Silvio Arcelloni che tanto fece per il movimento tennistico della società, soprattutto per quello giovanile: la struttura si chiamerà proprio "Tennis Stadium Silvio Arcelloni" fortemente voluta e donata dalla moglie Lucia e dalla famiglia di Silvio. A fare gli onori di casa la presidente della Nino Bixio Laura Radice e il simbolo del tennis piacentino Giordano Maioli. Presenti anche le massime autorità cittadine: il sindaco Paolo Dosi, l’ex primo cittadino Roberto Reggi, l’assessore Katia Tarasconi, il questore Calogero Germanà, il capitano dei carabinieri Filippo Lo Franco, Antonio Cerciello della Rebecchi Nordmeccanica, Stefano Gatti del Piacenza Calcio, Bruno Giglio cavaliere del lavoro, il presidente della Federtennis di Piacenza Gianni Fulgosi, il presidente della Vittorino da Feltre Sandro Fabbri.

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LA STRUTTURA

Due campi in terra battuta, un ampia tribuna, spogliatoi nuovi e uffici amministrativi. Un impianto completo ideato e realizzato dall’architetto Paolo Marasso. I lavori sono durati due anni e sono stati finanziati interamente dalla famiglia Arcelloni. Il nuovo impianto ospiterà le partite della Nino Bixio, ora in serie B, e tutte le manifestazioni di tennis giovanile organizzate non dalla società piacentina: i campi infatti saranno aperti a tutta la cittadinanza.

A dare ancora più lustro alla giornata, si diceva, i due campioni Nicola Pietrangeli e Lea Pericoli.

“La situazione del tennis italiano è buona – commenta Pietrangeli – dal punto di vista femminile stiamo andando alla grande, dal punto di vista maschile abbiamo buoni giocatori, però il campione non si fabbrica: bisogna sperare che la cicogna porti il Federer di turno in Italia e non in Svizzera”.

“Il tennis mi ha insegnato tutto: la pazienza, la voglia di lottare, il fatto che un ‘15’ alla volta ti può portare davvero lontano, sul campo e nella vita”.