Il Movimento 5 Stelle, per bocca dei proprio consiglieri comunali, ha presentato a Piacenza un emendamento dedicato al bilancio del 2013, che sarà discusso a partire da domani. Il documento è finalizzato a realizzare un censimento cittadino che rilevi la presenza di amianto e mettere così l’amministrazione in condizioni di sviluppare adeguate politiche per lo smaltimento.
Di seguito il comunicato.
E’ della settimana scorsa la sentenza della Corte di Appello di Torino contro proprietà e dirigenza ETERNIT e due settimane fa si è svolta la Settimana Verde Europea. La seconda Conferenza Nazionale sull’Amianto si è svolta a Venezia lo scorso Novembre. Questi eventi riportano all’attenzione dati e cifre tristemente noti: secondo proiezioni in Italia il picco dei decessi “da amianto” ci sarà da qui al 2025 con 800-1000 morti all’anno. Negli ultimi 30 anni le malattie mortali legate all’inquinamento atmosferico in Europa sono raddoppiate, solo nel 2010 ci sono state 420.000 vittime. I numeri sono da bollettino di guerra. I temi dell’ambiente e della salute pubblica sono e rimangono centrali nelle priorità del Movimento 5 Stelle perchè si può sempre fare di più. Per questo motivo ritorniamo sul tema dell’inquinamento in particolare quello da amianto.
In Italia l’amianto è stato definitivamente bandito solo nel 1992, ma gli effetti mortali sulla salute si conoscevano da decenni. Non ci interessa indagare in questa sede le responsabilità di chi, nel nostro paese, ha ritenuto interessi economici e profitto ancora una volta prevalenti sulla salute pubblica, ci interessa invece sottolineare come il problema sia purtroppo attuale e irrisolto anche a Piacenza. Il problema dell’amianto non è solo legato a costi e modalità di smaltimento, ma alla stessa individuazione, nel tessuto urbano, di coperture, costruzioni, manufatti, contenenti fibre di amianto, sia in edifici civili sia in pubblici, materiali e manufatti di fatto integrati, adattati e mimetizzati nella realtà cittadina.
Dal 2012 il M5S segue la situazione a livello regionale presentando interrogazioni ed emendamenti, ultimamente ha depositato una risoluzione perchè la giunta regionale si attivi nella realizzazione di un nuovo censimento che consenta una puntuale e dettagliata rilevazione della presenza di amianto negli edifici pubblici. Abbiamo quindi presentato un emendamento al bilancio per effettuare un censimento in città che consenta di rilevare l’amianto presente e mettere l’amministrazione in condizioni di sviluppare adeguate politiche finalizzate al suo smaltimento. Il risultato che ci proponiamo è ottenere risposte definitive e precise da tutti gli Enti pubblici consultati, le modalità di tali consultazioni non dovranno consentire agli Enti ritardi o inadempimenti nel fornire le informazioni richieste, come purtroppo avvenuto fino ad oggi, la posta in gioco, lo vogliamo ribadire, è la salute pubblica e non permette dilazioni ulteriori o inottemperanze da parte di nessuno. Gli stessi Enti dovranno poi farsi parte attiva nei Consigli di Amministrazione e presso le Aziende che gestiscono la distribuzione dell’acqua per sollecitare una mappatura delle tubature in cemento-amianto e una loro pronta sostituzione con altre non pericolose per la salute.
Da cittadini e da amministratori abbiamo chiaro l’obiettivo da raggiungere: sensibilizzare TUTTI, Enti e privati cittadini, sui rischi legati alla presenza dell’amianto nel nostro territorio, sulla necessità di provvedere alla bonifica di tutti gli edifici pubblici, sulla necessità di incentivare i privati a bonificare le proprie strutture abitative e non. Il più semplice e immediato degli interventi realizzabili dall’Amministrazione (peraltro a costo zero) sarebbe l'apertura sul sito del comune di una pagina dedicata, con il duplice intento di informare il cittadino e di permettere al cittadino stesso la segnalazione della “presenza” di amianto.
“E’ necessario per esempio far comprendere che i materiali e le strutture contenenti amianto presentano un diverso livello di pericolosità. Le caratteristiche che incidono sul livello di rischio sono, in particolare: la diversa composizione dei materiali; la loro differente compattezza; il loro stato di conservazione; la loro ubicazione; e altri fattori variabili (ventosità, incendi ecc.).
Sul territorio nazionale sono ancora presenti complessivamente diversi milioni di tonnellate di materiali e beni contenenti amianto; in particolare molte tonnellate di amianto friabile sono localizzate in siti a destinazione industriale e residenziale, pubblici e privati. Si tratta ad esempio di edifici pubblici, di locali aperti al pubblico o di utilizzazione e interesse collettivo (ad esempio scuole, caserme e ospedali.)” dati del PNA-Piano Nazionale Amianto. Scuole, caserme, ospedali, luoghi in cui si svolge la nostra vita, quella dei nostri figli.