"ll clamoroso flop del registro delle unioni civili nei comuni che lo hanno istituito, dovrebbe saggiamente consigliare ai locali promotori e sostenitori di ritirare la proposta”. Lo sostengono i consiglieri comunali Foti e Opizzi (Fratelli d'Italia). "A fronte di 137 comuni che hanno istituito il detto registro si sono avute poco meno di 2000 iscrizioni, i due terzi delle quali concentrate a Milano e Bari. Insomma – aggiungono i consiglieri di Fratelli d'Italia – la propaganda come la bugia ha le gambe corte". " Abbiamo da subito sostenuto che il registro di cui anche a Piacenza la sinistra chiede l'istituzione – continuano Foti e Opizzi – serve solo a soddisfare esigenze di vetrina politica senza riconoscere agli interessati diritti alcuni e i fatti ci danno puntualmente ragione”. ” A tacere del fatto – conclude la nota degli esponenti di Fratelli d`Italia – che, oltre a non riconoscere veri diritti, in alcuni casi l'adesione al registro comporta , come nel caso di Napoli, la perdita di alcune significative agevolazioni per coloro che si iscrivono. Nella migliore delle ipotesi, dunque, il registro non serve a niente. Diversamente e' anche dannoso”.