Se il calendario musicale della prossima edizione di Dal Mississippi al Po è stato ormai interamente svelato, ancora poco o nulla si è reso noto invece della sezione letteraria della rassegna che si terra a Piacenza dal 27 al 30 giugno prossimo.
Il festival musicale e letterario torna ad animare Piacenza per la nona volta: quella di quest'anno sarà infatti la nona edizione per Dal Mississippi al Po. L'organizzazione di Fedro, che ha ideato e strutturato interamente il festival fin dalla sua prima edizione, come sempre si avvale del prezioso sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Comune di Piacenza e della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Nelle scorse settimane è stato annunciato il ritorno a Piacenza della famiglia Lansdale. Per quanto il festival abbia sofferto per la mancanza della bella e brava Kasey, che si esibirà in un live nella serata di venerdì 29 giugno, i bibliofili che da anni seguono Dal Mississippi al Po hanno certamente lamentato l'assenza nella scorsa edizione del maestro texano Joe R. Lansdale, che quest'anno torna e torna per riprendersi il suo posto di ospite, ma anche quello di vice che affiancherà il direttore artistico Seba Pezzani per tutta la durata della rassegna.
Dagli States, ma da una zona ben distante dal profondo sud da cui arriva Joe, arriva anche Dale Furutani. Il suo cognome non lascia molti misteri, Furutani è infatti un americano di origine nipponica: nato a Hilo, nelle Hawaii da una famiglia originaria dell'Isola di Suo-Oshima Island, a sud di Hiroshima, oggi vive tra Seattle ed il Giappone.
Le origini nipponiche di Dale Furutani non costituiscono semplicemente una colorata nota biografica (ben pochi occidentali possono proclamarsi indifferenti al fascino misterioso ed esotico del paese del Sol Levante), ma rappresentano la base su cui tutta la produzione dello scrittore è incentrata. All'età di cinque anni, Dale Furutani si trasferisce con la madre ed il patrigno in California, dove compie il suo percorso scolastico, laureandosi alla UCLA.
Dopo diversi anni in cui Dale ha gravitato attorno al mondo del giornalismo, con incursioni nella letteratura, nella poesia e nella saggistica, in età adulta si è avvicinato anche alla narrativa.
Il suo primo romanzo, Death in Little Tokyo, inedito in Italia, si aggiudica un Anthony Award, un Macavity Award ed una nomination all'Agatha Award.
Nel 1998 pubblica il primo capitolo di una trilogia di romanzi gialli storici ambientati nel Giappone rurale del diciassettesimo secolo. La serie, con protagonista, nelle vesti di insolito detective, il samurai viandante Matsuyama Kaze, arriva anche in Italia. Dopo il primo libro, Agguato all’incrocio, vengono pubblicati anche Vendetta al palazzo di giada e A morte lo Shogun. Il terzo libro della saga è stato incluso dal Los Angeles Times nella lista dei romanzi da leggere.
In seguito alla pubblicazione dei suoi romanzi, che hanno ricevuto premi prestigiosi in tutto il mondo, Dale Furutani si è dedicato anche ad altre attività: è stato uno speaker per il Japanese American National Museum, il Pacific Asia Museum, il Festival dei Libri del Los Angeles Times, ma nel frattempo i suoi libri si son fatti strada, garantendo a Dale un nutrito seguito di appassionati alle sue storie nippo-centriche.
Nel 2012, dopo un lungo allontanamento dalla scrittura, dovuto a seri problemi di salute, ora risolti, Furutani ha pubblicato il suo ultimo romanzo intitolato The Curious Adventures of Sherlock Holmes in Japan (Le Curiose Avventure di Sherlock Holmes in Giappone), ad oggi inedito in Italia. Con il suo romanzo, Furutani si “incastra” negli anni mancanti della narrazione di Conan Doyle. I conoscitori più esperti del “canone” sapranno bene che, nella storia del detective di Baker Street ci sono tre anni, successivi alla presunta morte di Holmes, di cui non si conosce nulla. In questi tre anni, lo Sherlock Holmes di Furutani intraprende un viaggio in Asia. Arrivato in Giappone sotto le mentite spoglie di un esploratore di nome Sigerson, il detective inglese si troverà a dover risolvere una serie di intricati misteri affiancato dal suo assistente giapponese, il Dottor Watanabe (suona familiare?).
Nel viaggio dall'America al Giappone, dall'estremo Occidente al lontano Oriente, il festival Dal Mississippi al Po fa tappa anche per la gelida Albione: dalle isole britanniche sono arrivati negli anni moltissimi degli autori che più sono stati amati ed apprezzati a Piacenza. Citando alcuni nomi a caso, pescati qua e la tra le ultime edizioni del festival, non si può omettere la scrittrice Anne Perry, originaria dell'Inghilterra ma residente nei paraggi di Inverness, nelle Highlands scozzesi, una vera “signora in giallo” con qualcosa come un centinaio di titoli pubblicati, oppure Tim Willocks, nei cui romanzi si scorgono tracce importanti della sua esperienza decennale come psichiatra (ed esperto di arti marziali!), o ancora R.J. Ellory, da Birmingham, ospite dell'ultima edizione.
Bene, quest'anno portabandiera della letteratura inglese moderna sarà lo scrittore anglo indiano Glen Duncan.
Salito agli onori della cronaca grazie al suo libro I, Lucifer (malauguratamente uscito in Italia con il titolo 666. Io Sono il Diavolo), su cui di recente ha messo le mani anche il cinema, Duncan è un personaggio che certamente conquisterà Piacenza.
Dopo essersi laureato a Lancaster in letteratura e filosofia, Glen Duncan si trasferisce a Londra dove lavora come libraio dedicandosi alla scrittura nel suo tempo libero. Il successo arriva nel 1997 con il romanzo Hope, pubblicato in seguito ad un viaggio tra le sue radici ed il nuovo mondo, tra India e Stati Uniti.
Nel 2002 esce il suo romanzo più famoso, il già citato I, Lucifer. Protagonista del libro, è, com'è facile intuire, il diavolo. Avuta da Dio la possibilità di incarnarsi in un essere umano per redimersi, Lucifero capita nel corpo di uno scrittore fallito, tale Declan Gunn, (guarda caso un anagramma di Glen Duncan). In questo modo Lucifero, che non ha alcuna intenzione di redimersi ma semplicemente vuol farsi una vacanza a base di sesso sfrenato, alcol, droga e stravizi di ogni genere a spese del suo ospite, entra in contatto con una dimensione per lui sconosciuta o forse da troppo tempo dimenticata: quella degli uomini e delle loro tribolazioni quotidiane.
Accanto ad I, Lucifer ci sono anche altri titoli di Glen Duncan che sono particolarmente evocativi, su tutti L'Alba di Talulla e L'Ultimo Lupo Mannaro, romanzi a cui si fa fatica ad assegnare una categoria precisa, entrambi incentrati su protagonisti alle prese con problemi tricologici alquanto pressanti e non solo, e poi ancora Morte di un Uomo Qualunque, dalle tematiche non meno inusuali: il protagonista del libro si ritrova infatti ad assistere al suo stesso funerale e a vedere l'evolversi, o l'involversi, della vita della sua famiglia dopo la sua morte.
Le sorprese che la nona edizione di Dal Mississippi al Po ha in serbo non sono finite, il programma si sta definendo proprio in questi giorni e presto sarà disponibile interamente. Viste le premesse, però, si può già scommettere che anche quest'anno a Piacenza se ne vedranno delle belle.