Molestie sulla figlia 13enne della compagna, artigiano a processo

E' stato rinviato a giudizio questa mattina con l'accusa di violenza sessuale su minore un artigiano 40enne di Rivergaro accusato di aver molestato la figliastra 13enne della sua compagna. La decisione è stata presa dal giudice per l'udienza preliminare Gianandrea Bussi e il processo inizierà il prossimo 2 luglio. L'episodio da cui sono partite le indagini dei carabinieri della stazione di Rivergaro risale allo scorso settembre quando l'uomo sarebbe entrato nel bagno di casa e si sarebbe avvicinato alla ragazzina in modo morboso. Episodio che poi la 13enne ha riferito alla madre sudamericana, compagna del 40enne dal quale in questi anni di relazione ha poi avuto altri due figli. La donna ha si è quindi rivolta ai militari dell'Arma ed è scattata l'indagine culminata oggi con il rinvio a giudizio del presunto molestatore. Il quale, su disposizione dei magistrati, è stato allontanato da casa e oggi può vedere i suoi due figli piccoli alla presenza degli assistenti sociali. Il suo avvocato difensore, Antonino Rossi, ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica sulla minore (ascoltata in incidente probatorio di fronte al gip Giuseppe Bersani) per chiarire se sia o meno attendibile; e a quanto pare lo è. Morale, l'episodio merita di essere approfondito in sede processuale. La madre della ragazzina si è costituita parte civile assistita dall'avvocato Wally Salvagnini e questa mattina era presente in tribunale. Sempre questa mattina l'avvocato Rossi ha chiesto un'integrazione della perizia per approfondire i rapporti all'interno di una situazione familiare intricata e complicata; chiarimento che, a suo giudizio, è indispensabile per valutare la condotta del suo assistito, da oggi imputato: «Un lavoratore per bene – l'ha definito – di buona famiglia e perfettamente integrato nella società». Il 2 luglio, dunque, la prima udienza. 

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