“Mi chiedo se vale la pena impegnarsi a pubblicizzare il nome di Piacenza sportiva se poi fuori dal Palabanca avviene questo spettacolo inqualificabile”. E’ lo sfogo del presidente della Copra Elior volley, Guido Molinaroli che, lasciato passare un evento straordinario per lo sport nazionale come il “Bovo day”, ha voluto segnalare il problema della prostituzione che ormai circonda il palazzetto da ogni lato. “Sono in un numero incredibile – ha detto Molinaroli -, ma il problema è che ieri erano presenti tante famiglie con i figli. Ed era tragicomico vederli giocare nel piazzale a pochi metri dall’indecoroso spettacolo delle squillo caricate dai loro clienti”.
Un biglietto da visita non certo edificante, non solo per eventi come il “Bovo day” ma anche durante tutta la settimana per il patron del Copra: “Nonostante non ci siano spettatori il Palabanca è sempre frequentato da giocatori o giocatrici di serie A o da famiglie che portano i ragazzini come punto di incontro. E rischi di essere fermo in colonna perchè davanti hai qualcuno che sta caricando le prostitute”, ha detto Molinaroli, il quale poi ha poi amaramente ricordato che “molti degli ospiti ieri per scherzo mi dicevano: questo è il paese di Bengodi, mai viste tante prostitute concentrate in un posto solo”. Una situazione, per Molinaroli, ancor meno accettabile visto che “a certe manifestazione, come ieri, erano presenti tutte le istituzioni preposte a far rispettare le leggi e le ordinanze. Il dibattito è sempre aperto se il Luna Park dobbiamo metterlo a destra o sinistra, almeno se ci ufficializzano che le prostitute devono essere in questa zona ne prendiamo atto”.