Crisi edilizia: la Cgil a Bologna protesta ristrutturando uno spazio pubblico

Hanno occupato uno spazio pubblico a Bologna e hanno esercitato il diritto di sciopero…lavorando. “Un paradosso, come lo è il patto di stabilità così concepito che blocca i lavori degli enti locali” sottolinea Marco Carini, segretario generale Fillea Piacenza che oggi ha partecipato insieme a diversi delegati allo sciopero a rovescio organizzato dalle sigle sindacali dell'edilizia. “I disoccupati e i cassintegrati del comparto, anche alcuni piacentini, oggi hanno ristrutturano uno spazio pubblico: abbiamo sistemato le scalinate della Casa delle Associazioni a Casteldebole” spiega Carini.  "Il paradosso – dicono i sindacati – è rappresentato dal fatto che tanto ci sarebbe da fare nell'edilizia privata, ma anche, e soprattutto, nel pubblico. Bisognerebbe adeguare alla normativa antisismica gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, bisognerebbe manutenere il patrimonio ed efficientarlo sotto il profilo energetico, andrebbero fatte serie ed importanti opere di conservazione del territorio. Insomma il paradosso è che il lavoro ci sarebbe, anche per fare interventi urgenti, ma non è possibile metterlo in cantiere a causa del patto di stabilità che blocca in maniera cieca e stupida la possibilità di intervento degli Enti Locali".

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Allo sciopero era ben visibile lo striscione della Fillea Cgil di Piacenza, che annuncia anche una massiccia partecipazione alla manifestazione del primo giungo sempre a Bologna con tutte le altre sigle sindacali e i pensionati.