La tradizionale cena dei Liberali Piacentini, quest'anno svoltasi al Park Hotel ha come ospite Alessandro Sallusti, direttore de "Il Giornale", creatura di Montanelli, che arriva in ritardo a causa della chiusura delle pagine che i lettori troveranno in edicola tra poche ore e che raccontano di una giornata elettorale che ha riservato non poche sorprese.
"Le sorprese ci sono state e la più significativa – secondo Sallusti – è il calo di Grillo oltre che lo stato di salute non buono del PDL alle Amministrative e quello confusionale nel PD. A Roma, con Marino, l' affermazione migliore del PD è avvenuta senza il logo PD".
Sallusti poi parla della vicenda giudiziaria che lo ha visto coinvolto e che si è risolta con la grazia concessagli dal Presidente della Repubblica, Napolitano "ma l' Ordine dei Giornalisti, nonostante sia stato graziato, vorrà processarmi lo stesso, vedremo come andrà a finire.
Sui liberali piacentini che lo ospitano e che non sono un partito vero e proprio, Sallusti ha parole di elogio nei loro confronti: "I Liberali sono i veri rivoluzionari. Purtroppo in Italia un partito liberale non ha avuto tanta fortuna. Essere Liberali non significa appartenere a una setta ma si tratta di un modo di concepire la vita".
L' Avvocato Corrado Sforza Fogliani definisce Sallusti "un ospite di eccezione in una situazione eccezionale. Conosciamo le sue vicende e per questo lo ringraziamo. Lo abbiamo scelto per la nostra cena perchè riteniamo sia un uomo con la schiena dritta e noi siamo abituati a uomini di questo tipo".