Consiglio Comunale, i nomadi pagheranno l’acqua utilizzata negli accampamenti

“I nomadi ospiti a Piacenza pagheranno l’acqua utilizzata negli accampamenti dove risiedono”. E’ la decisione presa all’unanimità questo pomeriggio dalle varie anime che compongono il consiglio comunale. Quasi all’unanimità, a dire il vero, visto il voto contrario di Carlo Pallavicini di Sinistra Per Piacenza. La proposta era stata avanzata da Marco Tassi del Pdl e ha trovato riscontro positivo prima nell’assessore al Nuovo Welfare Giovanna Palladini, poi nell’intera assemblea. I nomadi dei campi piacentini pagheranno dunque l’acqua che consumeranno. Il consigliere di Fratelli d’Italia Tommaso Foti aveva rincarato la dose proponendo la chiusura generale degli accampamenti: “Nati 10 anni fa per un’emergenza che oggi non c’è più” ha detto, ma la sua mozione non ha avuto fortuna.

Radio Sound

Sempre dal consiglio comunale è emersa un’altra importante novità. Partiranno finalmente i lavori di bonifica dell’area ex Acna, dove prima sorgeva una fabbrica chimica le cui fondamenta oggi sono intrise di sostanze tossiche. L’avvio dei lavori è stato annunciato dall’assessore all’Ambiente Luigi Rabuffi che ha tenuto a specificare come la bonifica debba prima attraversare una fase di studio e analisi: in sostanza verrà sondato il terreno per capirne le condizioni e decidere come agire. Un lavoro che costerà al Comune di Piacenza 80mila euro e che sarà attuato dalle ditte Comie (Novara) e Beta (Como). Solo dopo questi accertamenti si potrà definire il piano di lavoro per la bonifica vera e propria.