Lenzuola bianche, che profumano di “pulito”, per ricordare chi ha dato la vita per la lotta alla mafia. E’ l’iniziativa, partita da Piacenza, che in modo virale si è diffusa ormai in tutta Italia. L’invito ad esporle è per le 17.58 di oggi, giorno della strage di Capaci e ora dell'attentato di via d'Amelio.
Nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992, sull'autostrada A29 nei pressi dello svincolo di Capaci e a pochi chilometri da Palermo, persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Stesso tragico copione il 19 luglio del 1992 sempre a Palermo. In via D’Amelio persero la vita il giudice Paolo Borsellino, all'epoca Procuratore della Repubblica a Marsala, il caposcorta Agostino Catalano e gli agenti Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L'unico sopravvissuto fu Antonino Vullo, risvegliatosi in ospedale dopo l'esplosione, in gravi condizioni.
Sulla pagina Facebook “Lenzuola bianche a balconi e finestre” ciascuno potrà caricare l'immagine della propria finestra. E sono già molte quelle postate, provenienti da Palermo e Bologna, passando per Roma e arrivando, appunto a Piacenza da dove è partita l’iniziativa.
Sono stati alcuni cittadini piacentini impegnati “nell'antimafia sociale”, che e in poche ore sono riusciti a diffondere l’idea a macchia d'olio, con l'adesione di realtà tra le più disparate, unite dall’impegno antimafia: dall'associazione Dieci e venticinque di Bologna all'Osservatorio molisano sulla legalità, dalla Rete megafono di Milano ai Siciliani giovani. “Le nostre lenzuola bianche siano il segno di ribellione a sepolcri dimenticati – l'appello di Rossella Noviello, coordinatrice dell'iniziativa – e di speranza e sete di giustizia”.
E’ da Piacenza che è nata la rete informale che si è diffusa nel Paese. A Palermo l'iniziativa del lenzuolo bianco è sostenuta dall'associazione “100X100inmmovimento” di Palermo, fondata da Imd, sigla dietro la quale si cela uno scrittore che è anche un poliziotto della sezione catturandi. Le lenzuola potranno essere esposte da oggi al 19 luglio e mandando le proprie foto alla pagina Facebook saranno poi raggruppate in una mostra da diffondere via internet. “In un'Italia che amiamo profondamente le lenzuola bianche devono sventolare ovunque al vento della bellezza di questi impegni. Saranno 57 giorni di speranza, dignità e giustizia – sottolinea Noviello – perché lo Stato non c’è e allora lo sostituiamo noi con il nostro impegno”.