«La norma è chiara e non può essere diversamente interpretata: per installare impianti eolici sopra i 1200 metri o in area agricola serve un’alta efficienza energetica, non inferiore a 1800 ore di funzionamento alla massima potenza nominale. Il calcolo non può essere fatto considerando le ore equivalenti». È la posizione dell’assessore regionale all’Ambiente e alla Riqualificazione urbana Sabrina Freda, chiarita oggi nel corso della Commissione assembleare su territorio, ambiente e mobilità, in cui si è discusso dell’interpretazione autentica da dare alla delibera assembleare 51 del 2011 relativa all’individuazione di aree e siti per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica mediante l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, fra cui quella eolica.
«La nostra attenzione – aggiunge Freda – è quindi altissima per i progetti in fase di approvazione, come ad esempio quelli presentati per l’impianto eolico nel Comune di Farini, in località Nicelli: se non verrà rispettata la norma regionale non ci sarà alcuna autorizzazione alla costruzione».
«Lo sviluppo delle energie rinnovabili – prosegue Freda – deve conciliarsi con la tutela della qualità della vita e della salute delle persone, con la preservazione del paesaggio, della fauna e dell’avifauna, con l’attenzione per l’assetto idrogeologico, evitando ad esempio scavi profondi o interventi di allargamento delle strade che potrebbero compromettere la stabilità delle zone di montagna. Non bisogna inoltre dimenticare che la produzione di energia da fonte eolica per la Regione Emilia-Romagna non è prioritaria: dati alla mano il nostro territorio spesso non è sufficientemente ventoso, sia per quantità sia per qualità dei venti, non solo in pianura ma anche sul crinale appenninico. Per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, in Regione si dovrà puntare sempre di più sull’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti delle costruzioni».