Aujeszky, Confagricoltura avvia la certificazione degli allevamenti suini

Confagricoltura Piacenza ha avviato una campagna di certificazione degli allevamenti suini. Obiettivo: arrivare a farli dichiarare indenni dal morbo di Aujeszky. “Stiamo lavorando a questo progetto da oltre un anno” – ha commentato Giovanna Parmigiani, vicepresidente di Confagricoltura Piacenza e nota allevatrice che è anche presidente della Sezione di Prodotto suinicola nazionale. “Da gennaio di quest'anno – prosegue Parmigiani – tutti i suini da adibire alla riproduzione devono provenire da allevamenti indenni dalla malattia di Aujeszky, e in tal senso accreditati”. La situazione provinciale è alquanto variegata, migliore negli allevamenti da riproduzione rispetto a quelli da ingrasso, ma il numero di allevamenti accreditati è ancora una minoranza rispetto al totale. “In Europa – spiega Parmigiani – sono numerosi i Paesi che possono vantarsi di aver debellato la malattia acquisendo lo status di “paese indenne”. Qualche starnuto, nasi che colano, casi d’aborto fra gli animali in gravidanza e maschi meno fecondi e poi una caduta delle prestazioni produttive. Questi i sintomi principali fra i suini adulti. Per i suinetti i sintomi sono analoghi ma la prognosi è infausta, con mortalità assai elevata. L'aggravarsi del quadro comporta problemi per i danni immediati sugli allevamenti e conseguenze sui commerci intra ed extra europei, che possono subire uno stop a causa della presenza della malattia, che però, va precisato, non altera la salubrità e la sicurezza delle carni suine. “A Piacenza – prosegue Parmigiani – le scrofaie hanno una positività molto bassa, attorno al 13%. Il piano nazionale di eradicazione persegue l’obiettivo di rendere, entro il 2013, tutti gli allevamenti indenni, nel frattempo si procede con la dichiarazione d’indennità nelle province i cui allevamenti sono esenti dalla malattia. Siamo tutti consapevoli dell'importanza e della valenza commerciale che potrebbe avere un territorio con gli allevamenti accreditati indenni dalla patologia – sottolinea Parmigiani -. Per raggiungere questo obiettivo, il Servizio Agricoltura dell'Amministrazione Provinciale di Piacenza, che si è mostrato sensibile agli appelli di Confagricoltura Piacenza, ha messo a disposizione di tutti gli allevatori interessati, per il tramite della nostra Associazione, un contributo che intendiamo utilizzare per cofinanziare il costo delle analisi di laboratorio (test ELISA) necessarie per l'accreditamento. Il contributo, fino alla concorrenza della somma unitaria massima indicata, potrà essere richiesto a Confagricoltura Piacenza; il plafond messo a disposizione da parte dell'Amministrazione provinciale sarà utilizzato fino ad esaurimento, sulla base dell'ordine cronologico di ricevimento delle richieste, che dovranno pervenire entro il 31 ottobre 2013. “E’ un risultato importante – conclude Parmigiani – di cui ringraziamo per la collaborazione e il contributo l'Amministrazione provinciale e l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piacenza”.

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