“Dimissioni di Passoni, la Provincia si sta ormai sgretolando”

“Stiamo assistendo allo sgretolamento della Provincia”. Lo afferma il consigliere provinciale  dell’Italia dei valori Luigi Gazzola commentando le dimissioni dell’assessore al Bilancio Paolo Passoni. Per Gazzola l’essere riusciti a rimandare il decreto che cancellava le Provincie si è rivelata la vittoria di Pirro. "E oggi raccogliamo i cocci". Qui di seguito pubblichiamo la sua nota.

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"Le dimissioni dell’assessore provinciale al bilancio, Paolo Passoni, sono espressione di dignità politica e personale che meritano assoluto rispetto a fronte del riconoscimento dell’impossibilità di continuare a svolgere, in modo almeno decoroso, un ruolo politico in luogo di uno meramente contabile cui possono lodevolmente attendere i funzionari del settore. Le dimissioni esprimono compiutamente il disagio di un amministratore costretto a fare i conti con i copiosi tagli imposti dal governo Monti e i vincoli di un demenziale patto di stabilità che spogliano la Provincia (come tutti gli Enti locali) e chi la governa della  possibilità di utilizzare la leva del bilancio per costruire una politica qualsiasi al di là dell’ordinaria amministrazione e programmare investimenti in grado di contribuire allo sviluppo del territorio.  A partire da quelle misure a sostegno del lavoro locale su cui maggioranza e minoranza insieme alle forze sociali avevano provato ad abbozzare un percorso, destinate a restare lettera morta  come quelle volte a garantire la messa in sicurezza di un territorio fortemente provato. Staccando la spina e mettendo fine ad una sorta di accanimento terapeutico queste dimissioni denunciano però  l’inadeguatezza di una politica che ad ogni costo ha voluto tenere in vita le province prolungandone l’agonia per meri interessi di bottega. Quando il passato parlamento, per ragioni elettoralistiche, decise di non convertire il (pessimo) decreto governativo di riordino e accorpamento anche a Piacenza si salutò la conquistata salvezza con canti di vittoria: la resa di Passoni conferma che si trattò di una vittoria di Pirro. Ciò che non si ottenne per decreto si ottiene ora tagliando l’ossigeno delle risorse. Al di là della vicenda specifica, di chi presenterà il prossimo bilancio preventivo o di come sarà assegnata la delega vacante (sempre che i superstiti componenti della giunta non intendano opportunamente prendere atto della situazione e accodarsi al collega), il problema vero sta nella perdurante mancanza di un disegno complessivo e organico di riforma degli Enti Locali per raccordare, attraverso la riorganizzazione delle attività, i minori flussi di spesa con il miglioramento dei servizi e l’eliminazione degli sprechi e dei costi della politica. E non c’è da stare tranquilli pensando che la risposta debba venire da quelle stesse forze politiche  che qualche mese fa costituivano la “strana maggioranza” che decise di non decidere, di spostare in avanti di un anno il momento della scelta lasciando nell’assoluta incertezza tanto il tema dell’assegnazione delle funzioni quanto quello dell’allocazione del personale che continua ad ignorare il proprio destino".