AGGIORNAMENTO ore 19 – Impianto idrovoro della Finarda; causa piena fiume Po l'impianto gestito dal Consorzio di bonifica è in allerta. Sono state chiuse le paratoie per impedire al fiume di invadere la città di Piacenza. L'impianto è pronto per affrontare una nottata in cui sono previste intense piogge; le acque meteoriche provenienti dalla città verranno immesse nel fiume Po, seppur in piena, preservando da allagamenti la città di Piacenza. Anche l'impianto idrovoro dell'Armalunga (Piacenza) e tutti gli impianti idrovori sparsi sul territorio provinciale sono in azione e cercano di allontanare l'acqua piovana dalle abitazioni e dai campi coltivati, immettendo ingenti quantitativi di acqua nel fiume Po, seppur in piena. La Bonifica continua a vigilare incessantemente il territorio provinciale nel bel mezzo di una primavera che non decolla, una tra le più piovose, e un'estate ormai molto lontana. Ricordiamo che questa improvvisa piena del fiume Po, insolita, poiché siamo a metà maggio, sta letteralmente devastando l'agricoltura piacentina. L’agricoltura lamenta da circa tre settimane una situazione di grande difficoltà per il maltempo e oggi si verifica un ulteriore peggioramento. Molti prati sono allettati per l’abbondanza di acqua. Tutto ciò genera un danno pesante al settore primario, che si va ad aggiungere alle attuali difficoltà.
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Come annunciato, la piena del Po ha allagato varie zone del Piacentino. In città sono allagate via Nino Bixio e via del Pontiere, che erano state chiuse ieri sera in via precauzionale. Il livello ha superato i sei metri, arrivando a quota 6.40 nella nottata. In provincia i maggiori disagi si sono avuti all’alba a Calendasco con diversi campi allagati.
Coldiretti vista la situazione ha lanciato l’allarme: “L”acqua ha invaso le campagne con i terreni coltivati a grano che rischia di morire per soffocamento, mentre marcisce il fieno per l’alimentazione degli animali e non è possibile piantare il pomodoro”.