"Premesso che ho stima dell'assessore Paolo Passoni e che lo ritengo una persona come si deve, mi pare evidente che le sue improvvise dimissioni, aprano molti interrogativi ed evidenzino profonde criticità in questa Amministrazione Provinciale". Inizia così la nota di Marco Bergonzi, capogruppo Pd in Consiglio provinciale, che interviene sulle dimissioni di Passoni. "Anzitutto le tempistiche – prosegue Bergonzi – il mese prossimo sarà presentato il bilancio 2013 e logica vorrebbe che l'Assessore al bilancio, se ha intenzione di lasciare, lo faccia dopo l'approvazione del bilancio (come infatti gli viene richiesto dalla maggioranza stessa) e non qualche settimana prima, come mai questo anticipo. Inoltre c'è la delicata ed attuale questione delle Partecipate ed in particolare la necessità di seguire da vicino e con continuità i rapporti con SETA e le varie problematiche attinenti il trasporto pubblico locale, tutte questioni che non possono rimanere non presidiate; poi le motivazioni: se i tagli ai trasferimenti ed i vincoli (certamente assurdi) del patto di stabilità rendono inutile quel ruolo, allora dovrebbero dimettersi gli assessori al bilancio di tutte le Provincie e di tutti gli altri enti locali d'Italia soggetti alle medesime norme, giacchè si trovano nelle stesse condizioni della Provincia di Piacenza (anzi in molti casi peggiori); se come si affermato, "non c'è più la possibilità di esercitare un ruolo politico, ma solamente contabile", non dovrebbe lasciare solo l'Assessore al bilancio, ma anche, solo per fare un esempio, quello alle infrastrutture e viabilità, giacchè con un Piano di investimenti vuoto, cosa ci sta a fare? Anzi, a ben guardare, le motivazioni addotte comporterebbero, come logica conseguenza, le dimissioni di un' intera giunta e non del solo assessore al bilancio. In ogni caso, mi sembra abbastanza ovvio che l'assessore dimissionario, non debba essere sostituito, ma che le sue deleghe tornino in capo al Presidente, che deciderà di tenerle per se' o riassegnarle all'interno dell'attuale Giunta. Ma con che prospettive e fino a quando?".