La conciliazione rimane una opportunità reale di soluzione delle liti per le imprese e per i cittadini, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale 272/2012 abbia dichiarato l'incostituzionalità della mediazione obbligatoria. La perdita dell'obbligatorietà ne ha certamente ridotto la forza, ma ciò non significa che la mediazione sia morta e sepolta : rimane in vigore l’istituto della mediazione volontaria, della mediazione delegata dall’Autorità Giudiziaria nonché quella prevista dalle clausole contrattuali. La Camera di commercio, che ha stipulato con l’Ordine degli Avvocati una convenzione per la gestione del servizio di mediazione, ha amministrato in 20 mesi e cioè da marzo 2011, quando la mediazione è divenuta obbligatoria e fino ad ottobre 2012, quando l’obbligatorietà è venuta meno, oltre 700 procedure per dirimere numerose fattispecie di controversie. Nel 45% dei casi, le parti invitate si sono presentate davanti al mediatore ed il 50% degli incontri si è concluso con un accordo ritenuto soddisfacente da entrambe le parti, mediamente in 44 giorni. Se dai dati emerge che le parti chiamate in mediazione hanno manifestato una certa resistenza ad aderire alla procedura, probabilmente a causa del pendente giudizio di costituzionalità, certamente con l’eliminazione dell’obbligatorietà è caduta a picco anche la domanda di mediazione : sono infatti solo una ventina i procedimenti avviati nei primi 4 mesi del 2013, peraltro tutti conclusi senza alcuna adesione delle controparti.
Per questi motivi, l’ente camerale che, con la sua esperienza ultradecennale in materia di composizione alternativa dei conflitti è in grado di offrire in condizioni di terzietà, imparzialità e indipendenza, un servizio di qualità, che si avvale della professionalità di mediatori adeguatamente formati e preselezionati, ha programmato una serie di azioni volte ad agevolarne l’utilizzo affinché imprese e cittadini possano trovare una risposta rapida ed economica alla domanda di giustizia, condizione indispensabile per lo sviluppo competitivo del nostro sistema produttivo.
Nell’ambito di una iniziativa di sistema, volta a promuovere e a rilanciare la mediazione, al fine di trasmettere all’utenza un messaggio chiaro e cioè che il servizio di mediazione delle Camere di commercio esiste “sempre e comunque” ed offre la possibilità di risolvere le controversie in maniera efficace, la Camera di commercio offrirà il servizio gratuitamente nei mesi di giugno e luglio 2013.
A scopo promozionale, il regolamento di mediazione camerale è stato semplificato ed adattato alla mediazione volontaria con l’introduzione della gestione di incontri preliminari, completamente gratuiti, cui le parti, ed i loro consulenti, possono partecipare per avere informazioni sulla procedura e per valutare la possibilità di poter proseguire con il tentativo di mediazione.
Tentare la mediazione non comporta quindi alcun costo e ciò può concretamente rispondere alle esigenze di competitività delle imprese, che vivono momenti di particolare difficoltà economica.
Le parti, al di fuori dei due mesi di promozione, pagheranno le tariffe del servizio solo se si incontreranno di fronte al mediatore : si tratterà in ogni caso di tariffe agevolate in quanto gli importi delle spese di mediazione sono stati ridotti ed allineati a quelli previsti dal Ministero per la mediazione obbligatoria.
Infine, in via sperimentale, fino al 30 settembre 2013, è stata prevista l’esenzione del pagamento delle spese di avvio (euro 48,40 IVA inclusa) quando il valore della controversia sia inferiore a 5.000,00 euro, quando la mediazione sia demandata dal Giudice o derivi da una clausola contrattuale o sia obbligatoria per legge oppure si svolga ondine, quando la domanda di mediazione venga presentata da una start up innovativa (così come definita dal comma 2 dell’art.25 del decreto legge 179 del 2012) o venga presentata da un’impresa femminile o da un’impresa costituita da giovani.
Le tariffe, eventualmente pagate, daranno diritto al credito d'imposta fino a un massimo di euro 500 se la mediazione si conclude positivamente, fino a euro 250 se si conclude negativamente. Gli accordi raggiunti in mediazione hanno inoltre un trattamento di favore in caso di registrazione: infatti fino a euro 50.000 di valore sono esenti dall'imposta di registro. L'accordo raggiunto in mediazione può diventare titolo esecutivo, grazie alla successiva omologa del Giudice, rendendo possibile direttamente l'azione esecutiva in caso di mancato rispetto di quanto previsto nell'accordo.
La Camera di commercio intende inoltre promuovere lo sviluppo della mediazione on line, servizio innovativo che, semplificando i passaggi procedurali, consentirà di risolvere problematiche anche a distanza grazie ad un applicativo telematico – ”ConciliaCamera” (www.conciliazione.camcom.it) – e permetterà di realizzare tutte le fasi del procedimento con modalità online, con riflessi diretti su tempi e costi di procedura, rispondendo efficacemente ai bisogni delle imprese.
La mediazione è dunque viva, presente nel nostro ordinamento e attiva presso gli sportelli della Camera di commercio : lo strumento conciliativo offre la possibilità di risolvere le liti tra imprese o tra imprese e consumatori con l’aiuto del mediatore, una figura super partes che ha il compito di facilitare il dialogo e condurre il contenzioso a una soluzione amichevole, soddisfacente e condivisa.
Il buon esito della mediazione è strettamente correlato alla competenza ed all’autorevolezza dei mediatori oltre che alla serietà dell’organismo, caratteristiche indispensabili per garantire qualità e trasparenza del servizio.
In mediazione, nessuna decisione viene imposta, se il procedimento va a buon fine le parti sottoscrivono un accordo che ha il valore di un contratto. Se ciò non avviene, le parti possono abbandonare il procedimento in qualsiasi momento e rivolgersi al giudice ordinario.