Disoccupato, costringeva con violenze psicologiche e verbali la madre adottiva di 80 anni a consegnargli denaro. Per questo un piacentino di 30 anni è stato condannato a 2 anni e 6 mesi con le accuse di estorsione, violenza domestica e sequestro di persona. L'uomo, senza lavoro, era stato denunciato dalla madre nel 2010. Questa mattina in tribunale il 30enne è stato condannato dal giudice Gianandrea Bussi, su richiesta del pm Ornella Chicca. Avvocato d'ufficio Paola Battisti per la vittima e Stefano Sarchi per l'imputato.
La vicenda ha avuto inizio nell'autunno del 2009: dopo aver perso il lavoro, il piacentino – figlio adottivo – non sapeva più come andare avanti. Decise così di cominciare ad estorcere denaro alla madre, arrivando a sottrarle un totale di circa mille e 200 euro. L’uomo era arrivato addirittura a segregarla in casa: fu in quel frangente che l’80enne decise che la storia doveva finire e denunciò il figlio. Questa mattina l'uomo davanti al giudice si è detto pentito, ha riconsegnato circa 400 euro del maltolto e ha detto di aver trovato un impiego.