Formazione professionale, Provincia: “In arrivo 1 milion e 400mila euro”

Fondo sociale europeo, in arrivo 1 milione e 400mila euro per la formazione professionale, tramite la Provincia. Una gran parte di questi fondi sono stati stanziati a favore di corsi che incentivano l'internazionalizzazione. Questo perche', ha spiegato l'assessore provinciale al Lavoro, Andrea Paparo “la scelta deriva anche dai dati della Camera di Commercio che sottolineano come le aziende che esportano risentono meno della crisi economica”. Un impegno rivolto da sempre in questo senso, ha rimarcato l’assessore, “anche in questa ultima tranche di fondi europei, che abbiamo sempre cercato di utilizzare al meglio e senza sprecare un euro”.

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Complessivamente nel settennio 2007/2013 per gli assi adattabilità e inclusione sociale sono stati destinati a Piacenza 11 milioni e 225mila euro circa. Per l'adattabilità 6milioni e 225mila euro e per l'inclusione 5 milioni di euro. Nel primo triennio le risorse per l'adattabilità erano circa il doppio di quelle 2010/2013. La riduzione è derivata dall'utilizzo delle somme per gli ammortizzatori in deroga​.

Ammontano complessivamente a 1.435.800 euro le risorse del Fondo sociale Europeo messe a disposizione dalla Provincia di Piacenza per il bando 2013. I fondi consentiranno l'attivazione di interventi a sostegno dei lavoratori, delle imprese, delle persone disoccupate appartenenti alle fasce deboli.

L'iniziativa prevede lo sviluppo di diverse azioni su due filoni di interventi: l'adattabilità e l'inclusione sociale.

Per quanto riguarda il primo filone, asse "Adattabilità", sono stanziati 571.839 euro e gli interventi riguardano: l'internazionalizzazione come elemento chiave dello sviluppo locale, mediante interventi formativi volti a favorire la penetrazione ed il consolidamento nei mercati esteri; il rafforzamento delle competenze dei lavoratori anche autonomi, potenziali imprenditori, neo imprenditori e titolari di impresa finalizzati a favorire i processi di insediamento produttivo sul territorio ed il sostegno alla nuova impresa, anche con specifico riferimento al progetto denominato “Impresa compiuta”; la qualificazione e riqualificazione delle persone, favorendo le iniziative volte all'accompagnamento ai processi di innovazione, adeguamento  delle imprese e la creazione di reti di impresa, con particolare riferimento al settore manifatturiero; il supporto alle politiche di sviluppo del territorio e dell'occupazione, mediante interventi formativi volti ad innalzare le competenze del capitale umano nella filiera della green economy e nel comparto agroalimentare; il sostegno alle imprese che attivano operazioni di analisi e di miglioramento dell'organizzazione e del ciclo aziendale volte a migliorare il posizionamento strategico, a favorire i processi di internazionalizzazione, lo sviluppo di settori innovativi e la rete fra imprese; la sensibilizzazione dei datori di lavoro, lavoratori, associazioni datoriali e sindacali, su tematiche emergenti tra cui per esempio la green economy, i laboratori per l'internazionalizzazione, Expo 2015, la sicurezza, regolarità e qualità del lavoro con particolare riferimento a strumenti innovativi di supporto all'apprendimento per i lavoratori dei settori logistica e trasporti; il consolidamento e l'ampliamento delle opportunità di riqualificazione e aggiornamento dei lavoratori occupati e con particolare riferimento a quelli a maggiore rischio di emarginazione e discriminazione nel mercato del lavoro per consentire ai singoli lavoratori una progettazione o ri-progettazione del proprio percorso formativo e professionale, per ampliare o arricchire la professionalità, per il consolidamento occupazionale o sviluppo di carriera, per favorire il miglioramento delle possibilità di stabilizzazione dell’occupazione, prevenendo il rischio di disoccupazione e riqualificando i lavoratori le cui professionalità siano rese obsolete da mutamenti del mercato del lavoro e con particolar riferimento alle persone provenienti da aziende interessate dalla situazione di crisi.

la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro destinato alle donne nell'ambito dei servizi innovativi per l'infanzia (tagesmutter), e, infine l'attività di accompagnamento personalizzata e flessibile, di orientamento e/o bilanci di competenze, diretta ai lavoratori sospesi in cassa integrazione straordinaria e/o iscritti alle liste di mobilità e volta a favorirne l'aggiornamento e il reinserimento lavorativo.

Nel secondo filone di intervento, finanziato sull'asse Inclusione Sociale con 864mila euro, rientrano tutti gli interventi legati alla realizzazione dei percorsi formativi a favore delle persone svantaggiate (tra queste rientrano le persone che non hanno un impiego regolarmente retribuito da sei mesi o che non possiedono un diploma di scuola superiore o professionale, persone che hanno superato i 50 anni di età, adulti che vivono soli con una o più persone a carico, persone senza lavoro da almeno 24 mesi e soggetti appartenenti alle fasce delle nuove povertà). Nel dettaglio sono previsti: percorsi professionalizzanti  di 300 ore con stage in aziende del territorio; percorsi formativi brevi della durata tra le 40 e le 80 ore ; interventi co-finanziati nell'ambito del sistema dei servizi socio-assistenziali e socio-sanitari per il rilascio della qualifica di Operatore Socio Sanitario; intervento volto a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro destinato alle donne nell'ambito dei servizi innovativi per l'infanzia (tagesmutter); interventi formativi e tirocini favore dei detenuti della Casa Circondariale di Piacenza e cittadini condannati che usufruiscono di misure alternative al carcere e, infine, tirocini e percorsi integrati che prevedono l'adozione di diversi strumenti di politica attiva del lavoro da concordare d'intesa con l'Ausl, i Comuni e le associazioni.

“Sottolineo – ha detto l'assessore provinciale alle Politiche del Lavoro Andrea Paparo –  il grosso impegno speso dall'Amministrazione in questi anni a favore della formazione professionale. Oggi   l'ambito della formazione assume un'importanza primaria per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro: per questo motivo gli interventi devono andare nella direzione dell'efficacia. Le risorse che vengono liberate sul territorio, in tempi rapidi, rappresentano contributi preziosi per il mondo del lavoro e vanno anche a favore dell'internazionalizzazione delle imprese, settore oggi in forte crescita”.

Le risorse saranno messe a disposizione da subito e quindi i progetti potranno essere presentati dagli enti di formazione professionale a partire dal 15 maggio e saranno immediatamente finanziabili (modalità just in time); altre attività avranno invece scadenza tradizionale e le domande potranno essere presentate fino al 14 giugno 2013.

L'avviso pubblico è consultabile all'indirizzo: http://formazione.provincia.pc.it alla sezione bandi.