Piazza Cavalli si e' si e' s trasformata in una enorme balera. Migliaia le persone che hanno affollato il centro storico nel pomeriggio, giovani, meno giovani, famiglie e tantissimi visitatori hanno dato vita a una festa per l'Adunata degli alpini senza precedenti per la citta'. Tante le fanfare e le bande di montagna che si sono alternate, facendo il giro della piazza o lungo le vie limitrofe. Ma non sono mancati neppure gli spettacoli occasionali, nati davanti a un buon boccale di birra. Da via Tavarna, passando a via Venti o il Corso non c'era angolo di strada che non vedesse l'esibizione improvvisata di canti popolari dei vari gruppi che sono giunti a Piacenza per celebrare l'86esima adunata nazionale. Tante anche le storie, impossibile raccontare tutte. Dagli alpini friulani con la lunga barba bianca e il bastone nodoso tipico dei passi di montagna, a coloro che il cappello lo hanno acquistato negli stand che hanno invaso il centro. "Non sono alpini quelli, sono amici degli alpini", si affannavano a ripetere i tanti alpini veri che erano in citta', cioe' coloro che il servizio militare lo hanno onorato e si sono portati a casa un bagaglio di esperienze e ricordi che ancora li fanno commuovere. Come un gruppo di alpini che, dopo 43 anni, si e' ritrovato proprio a Piacenza. La foto di gioventu' in mano un po' sbiadita ma "adesso che parliamo sembra che siano passati pochi giorni". Oppure i piu'giovani, che hanno preso d'assalto i bar ai lati della piazza e li hanno trasformati in vere e proprie balere. Si balla per strada, sui tavoli, in coppia o da soli, l'importante sembra festeggiare. C'e' chi gira con una bombola per il fertilizzante carica di vino, "gia' finita alle tre del pomeriggio, andiamo bene" scherza il proprietario, c'e'persino un gruppo di piacentini che hanno festeggiato in piazza Cavalli l'addio al celibato: "Una festa nella festa, non potevo chiedere di meglio" ha detto il festeggiato. Tradizione e irriverenza, questo e' l'Adunata, che unisce vecchio e nuovo, sacro e profano. Con buona pace dei piacentini che non hanno apprezzato, pochi in verita' quelli presenti in cento. Gli alpini hanno conquistato la citta' e manca ancora il sabato sera. Il tempo dei bilanci e' ancora lontano.